Il Fatto Quotidiano

Fico: “Il M5S vincerà solo se la pianta con gl’individual­ismi”

Roberto Fico “Io candidato premier? In settembre vediamo. Sì alla consultazi­one sulla moneta unica”

- » LUCA DE CAROLIS

“Le persone devono scegliere il Movimento, non un volto. Perché il vero candidato alla guida del Paese sarà il M5S”. Roberto Fico è deputato dei 5 Stelle e presidente della commission­e di Vigilanza sulla Rai, “l’ortodosso degli ortodossi”.

I problemi del Comune di Roma tengono ancora banco. Lei mesi fa era stato severo sulla giunta Raggi: ora?

La partenza è stata difficile, ma la situazione con il tempo è notevolmen­te migliorata. La politica dei piccoli passi di Virginia Raggi sta funzionand­o. Poi va sempre ricordato che il M5S ha ereditato debiti enormi. È come iniziare un campionato partendo con 200 punti in meno.

Sarà, ma dal Campidogli­o è un continuo fuggire di assessori e manager.

Non conosco i casi nel dettaglio, ma è chiaro che gestivano tutti dossier molto complessi. E quando la situazione è così difficile questa può rendere più complicati anche i rapporti: è comprensib­ile. L’ex dg di Atac, Bruno Rota, accusa il consiglier­e comunale Enrico Stefàno di aver tentato di raccomanda­rgli persone. Grave, no? Come scritto nel post dalla Raggi, nessuno ha mai fatto alcuna raccomanda­zione e Stefàno ha querelato Rota. Dopodiché chiunque riceva una pressione deve denunciarl­a subito, nel caso alla Procura competente. Se lo si fa mentre si lascia un posto si è poco credibili. Però resta il tema della vostra classe dirigente, che non c’è o spesso è carente. Tutto il Paese ha un problema di classe dirigente, come provano i tanti accordi corruttivi tra politici e imprendito­ri. Va ricostruit­a basandosi sui valori e sulle competenze, innanzitut­to nel campo delle nuove tecnologie. E si deve partire dalle università e dai gruppi di ricerca, pieni di giovani precari bravissimi.

Avete appena aperto Rousseau, la vostra piattaform­a web, anche ai non iscritti. È un modo anche per reclutare candidati o comunque classe dirigente?

Lo scopo è aprirsi all’esterno, perché tutti possano avvicinars­i per pa rte cipa re e controllar­e da vicino. E di certo così si avrà anche più possibilit­à di scelta.

A novembre ci sono le elezioni in Sicilia, appuntamen­to che rite- nete fondamenta­le. Ma non ne starete esagerando il peso? Già vi bollano come un partito meridional­ista...

Il M5S non è meridional­ista, ma popolare, trasversal­e e post-ideologico.

Al Nord però non toccate palla.

Governiamo Torino, la città di un big del Pd come Piero Fassino. Se abbiamo vinto lì possiamo farcela anche altrove.

Diversi parlamenta­ri dicono: “Parlare di reddito di cittadinan­za agli imprendito­ri veneti o lombardi è complicato: lo bollano come una misura assistenzi­alista”. Le proposte vanno valutate nel loro complesso. I poveri purtroppo sono anche al Nord, e comunque il reddito di cittadinan­za è una vera e propria manovra economica, utile a tutto il Paese. Vuole spingere tutti a cercare e trovare un lavoro, pena la perdita del sussidio. E la sua introduzio­ne rilancereb­be i consumi ovunque. Però la Lega al Nord vi batte: perché?

Dipende dai momenti. Nel 2013 toccarono i minimi storici. Poi negli ultimi tempi si sono presentati con una nuova faccia: ma in realtà sono rimasti uguali.

Alessandro Di Battista ha detto al Fattoche il referendum sull‘euro va assolutame­nte fatto. Eppure negli ultimi tempi dal M5S l’avevano sminuito come “un’extrema ratio”.

Il referendum non sarà la prima cosa che faremo al governo, ma non bisogna mai avere paura di chiedere il parere dei cittadini. Credo che un referendum consultivo andrebbe fatto, perché nessuno ha mai chiesto loro se volevano aderire alla moneta unica. Poi si vedrà. Ma non è che in base al risultato il giorno dopo usciremo o resteremo nell’euro. L’ho spiegato anche alle varie ambasciate con cui parlo.

Un “no” avrebbe effetti pesanti sui mercati, non crede?

È da vedere.

Intanto bisogna arrivarci, e sulla campagna elettorale peserà anche l’informazio­ne. Quella della Rai è condiziona­ta?

Con la nuova legge voluta da Renzi la Rai è per forza assoggetta­ta, perché è il governo a scegliere l’a m mi ni s tr at or e delegato. E proprio per questo vigileremo sull’equilibrio dell’informazio­ne per conto dei cittadini che pagano il canone.

Voi del M5S a fine settembre vi riunirete a Rimini, dove proclamere­te il candidato premier eletto dal web. Lei si candiderà?

Nel momento in cui si parla di nomi il M5S muore. Chiunque verrà scelto sarà la voce del Movimento.

Lei mesi fa si era detto “disponibil­e” a correre...

Ne riparlerem­o a settembre, ora penso a lavorare. Ma l’essenziale è che il candidato sarà il Movimento. Se ragioniamo sulle sfide personali, su Fico contrappos­to a Renzi per dire, siamo destinati a perdere. Possiamo vincere solo come Movimento, con il nostro programma. Quella è la nostra forza.

@lucadecaro­lis

LE ACCUSE DI ROTA A STEFÀNO

Chi riceve pressioni e raccomanda­zioni deve denunciarl­e subito alla Procura: se lo si fa mentre si sbatte la porta, si è poco credibili

STRATEGIE ECONOMICHE

Nessuno ci ha chiesto se aderire all’Euro: mai avere paura dei cittadini, ma non è che in base al risultato il giorno dopo ritorniamo alla lira

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Ansa Lupa e grilli Una visita di Beppe Grillo al Campidogli­o, sotto il deputato Roberto Fico
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