Il Fatto Quotidiano

Vaccini, l’ignoranza ne fa una pericolosa questione di libertà

- » BRUNO TINTI

Il Sole e tutto l’Universo girano intorno alla terra; che – come ognuno sa o deve sapere – è piatta. Nostro Signore Iddio ha creato gli uomini a sua immagine e somiglianz­a e l’unica vera religione è quella da Lui rivelata. Dogmi, vale a dire pregiudizi; perché nessuno aveva alcuna prova per sostenere queste affermazio­ni. Sicché, quando Giordano Bruno e Galileo Galilei le smentirono scientific­amente (la questione religiosa dipendeva direttamen­te da quella scientific­a: se ci sono tanti mondi ci sarà tanta vita intelligen­te; e dovunque sarà adorato Nostro Signore Iddio?) ammazzaron­o il primo e spaventaro­no il secondo che si affrettò ad abiurare.

DA ALLORA qualche progresso è stato fatto; e oggi ci si limita a insultare e minacciare i parlamenta­ri che votano a favore della vaccinazio­ne obbligator­ia. L’epiteto più utilizzato è “assassi ni”. Dal che si comprende che questa gente è convinta che i vaccini uccidono. Su cosa si fonda tale convinzion­e non si sa; e non lo sanno nemmeno loro. Però la superstizi­one è sorella dell’arroganza che è figlia del complesso di inferiorit­à: non so nulla, se non grido nessuno si accorge che esisto; e allora meno so più casino faccio. Però, visto che non so, non posso contestare il merito della decisione. Quindi ne faccio una questione di libertà: nessuno mi può obbligare, al massimo consigliat­emi; deciderò io cosa fare.

Come un ignorante soddisfatt­o di esserlo possa decidere se seguire un consiglio oppure no, non si capisce. Però, questo è l’approccio seguito da alcuni organi di informazio­ne: “Nel resto d’Europa i vaccini sono consigliat­i e non obbligator­i; non vi sono significat­ive differenze nello sviluppo delle malattie infettive tra i Paesi in cui i vaccini sono obbligator­i e quelli in cui sono solo consigliat­i”. Sono, come si capisce, argomentaz­ioni in flagrante contraddiz­ione tra loro: esistono dunque Paesi in cui i vaccini sono obbligator­i. In effetti è così: in 12 Paesi i vaccini sono obbligator­i, in 16 non lo sono. Quello che varia è la quantità dei vaccini obbligator­i: in Belgio ce n’è solo uno (la poliomieli­te), nell’Est europeo ce ne sono 9 (è solo “consigliat­o” il vaccino contro la varicella). La Germania ha un approccio tutto suo, tanto per cambiare il più efficace: tutti i vaccini sono solo consigliat­i; però i bambini possono essere iscritti nelle scuole solo se presentano il certificat­o di vaccinazio­ne per tutte le malattie.

Ovviamente la scelta tra obbligator­ietà e consiglio non si fonda su valutazion­i mediche: il solo fatto di consigliar­e alcuni vaccini significa che sono comunque ritenuti utili. Il problema è economico: rendere obbligator­i i vaccini significa somm in i s tr az i one gratuita; non si può obbligare chi non ha i mezzi per adempiere. Sicché utilizzare questo argomento per opporsi alla legge sulla vaccinazio­ne obbligator­ia è prova di cattiva coscienza: non si può sostenere che i vaccini fanno male; quindi se ne fa una questione di libertà. Che è pagante sul piano politico. E qui si apre il consueto problema: il cinismo della politica italiana. Lega e grillini si schierano con gli antivaccin­isti. Sarebbero pochi, ignoranti e facili da ignorare; ma se hanno due partiti alle spalle che danno loro voce pubblica e li nobilitano sul piano concettual­e diventano una forza pericolosa. Perché lo scambio elettorale non è integrato solo dal traffico di influenze, dalla corruzione, dalla commistion­e politica/criminalit­à; esiste anche il consenso comprato con il sostegno politico alle pulsioni istintive delle persone meno avvertite, all’arroganza di chi interloqui­sce senza averne i mezzi intellettu­ali e culturali; insomma il consenso fondato sulla demagogia, quello che si identifica comunement­e con il termine populismo. Il centinaio di violenti contestato­ri di Montecitor­io non avrebbero avuto lo spazio informativ­o cui aspiravano se non fossero st a t i fi a ncheggiati da leghisti e grillini cui certamente poco importa di morbillo e varicella e molto di coltivare un serbatoio di voti di modesta qualità ma di buona quantità.

Alla fine, come sempre, non si sa se gioire del bicchiere mezzo pieno (netto migliorame­nto della salute pubblica) o indignarsi per il bicchiere mezzo vuoto ( la perdurante pochezza della politica italiana). In questo caso, la soddisfazi­one per il futuro dei miei nipotini è prevalente.

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I manifestan­ti “free vax” lo scorso venerdì a Montecitor­io contro il decreto vaccini
LaPresse Proteste I manifestan­ti “free vax” lo scorso venerdì a Montecitor­io contro il decreto vaccini

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