Il Parlamento va già in vacanza e il Pd dice no al M5S sui vitalizi
Al Senato fronda contro il taglio ai privilegi e i dem approfittano della pausa estiva: Palazzo Madama conta di mollare già da domani per 40 giorni
Causa
la lunga pausa estiva del Parlamento, la legge sul taglio ai vitalizi – dopo essere stata approvata alla Camera col voto di Pd e M5S – arriverà in Senato solo il prossimo autunno. Nel calendario degli ultimi tre giorni di lavoro a Palazzo Madama della questione non v’è traccia. Anche, forse, per permettere ai dem di serrare i ranghi: tra i senatori renziani, infatti, molti sono i mal di pancia verso il testo e alcuni, come Ugo Sposetti, hanno fatto sapere espressamente che voteranno contro. “Via i vitalizi, non c’è tempo da perdere”, è l’appello lanciato da Enrico Cappelletti (M5S), che chiede di iniziare a discuterne già oggi. Ma il gruppo dem al Senato respinge la richiesta. Per il Pd, dunque, giunge a fagiolo la pausa estiva. Molto lunga an- che quest’anno: la solita quarantina di giorni di ferie (gli stessi dello scorso anno).
La Camera chiuderà i battenti venerdì prossimo, 4 agosto, per riaprirli il 12 settembre. Ovvero 39 giorni di stop. Il Senato, invece, prevede la fine dei lavori ancora prima, per domani sera o, al più tardi, giovedì mattina 3 agosto, per riprendere anch’esso martedì 12. Per l’esattezza, c’è da dire che Montecitorio riaprirà già martedì 5 settembre, ma solo per le commissioni. Di solito, però, in quella settimana di parlamentari se ne vedono ben pochi. E dire che durante l’anno i nostri parlamentari non lesinano in vacanze e santificano ogni festività: quest’anno il Palazzo è rimasto chiuso 18 giorni a Natale e 16 a Pasqua. Più qualche ponte comandato. Se poi ci vogliamo mettere anche gli altri giorni in cui l’Aula è rimasta inattiva, si può vedere come dall’inizio dell’anno l’assemblea di Montecitorio sia rimasta ferma 82 giorni e quella di Palazzo Madama 77. Non proprio pochi. Non che i loro colleghi parlamentari europei facciano meglio: l’aula di Strasburgo chiude oggi, primo agosto, e riaprirà in seduta plenaria il 15 settembre.
Un’inchiesta del Tempo di qualche giorno fa ha fatto il conto dei giorni effettivamente lavorati dai nostri esponenti politici mettendo in rapporto la durata delle sedute con il numero delle stesse. Il risultato (che tiene conto solo dell’Aula e non delle commissioni) è sconfortante: dall’inizio del 2017 i deputati hanno lavorato una media di 4,4 ore al giorno, mentre i senatori 2,5. Questo naturalmente se diamo per scontato che deputati e senatori siano stati tutti presenti a ogni seduta, fatto che non accade mai. A Montecitorio, infatti, la media delle assenze durante i lavori d’aula è il 21,7%, in Senato invece è del 17,5. E da venerdì iniziano le vacanze.