Il Fatto Quotidiano

STEVE ROGERS HA SUONATO L’ULTIMO BRANO

- » AN. SCAN.

Non è esagerato affermare che, senza di lui, Vasco non sarebbe stato fino in fondo Vasco. Guido Elmi, storico produttore di Rossi, è morto ieri a 69 anni. Negli ultimi mesi appariva molto “stanco”. Così lo hanno ricordato tanto Vasco quanto Red Ronnie. Entrambi lo conoscevan­o molto bene e – del resto – Elmi non aveva mai neanche ipotizzato l’idea di invecchiar­e. Superati i quaranta e poi addirittur­a i cinquanta, raccontava agli amici di sentirsi smarrito perché alle prese con uno scenario non contemplab­ile negli Ottanta.

HA COMINCIATO­a produrre Vasco dal quarto disco, Siamo solo noi ( 1981), e poi in studio c’è sempre stato a parte Liberi liberi, quando lui e la Steve Rogers Band ruppero momentanea­mente col Blasco. Steve Rogers era il suo soprannome: così, a inizio carriera, firmava le prime produzioni. In realtà Elmi c’era anche nel precedente C ol p a d’Alfredo.

Anno 1980: Elmi chitarra e percussion­i, Maurizio Solieri chitarre, Massimo Riva al tempo solo ai cori, Gaetano Curreri tastiere. La Steve Rogers Band cominciò a seguire Rossi proprio dal Colpa d’Alfredo tour. Furono loro ad accompagna­rlo aDomenica In. Vasco cantò Sensazioni forti, canzone che teorizza il diritto di “g od ere ” a qualsiasi costo. Qualcuno non la prese bene. Nantas Salvalaggi­o, su Oggi, definì tra le altre cose Vasco “ebete, cattivo e drogato”. Il cantante, che da quell’evento trasse più che altro pubblicità, si vendicò citando Salvalaggi­o in Vado al massimo: “Meglio rischiare che diventare come quel tale, quel tale che scrive sul giornale”.

Così ieri Vasco su Facebook: “Guido se ne è andato improvvisa­mente... era molto stanco. Io sono molto triste. Una consolazio­ne è che ha fatto in tempo a partecipar­e, vivere e vedere la grande festa di Modena Park ! Wiva Guido!”. Elmi era unaminiera di aneddoti, un professio- nista vero e un sopravviss­uto consapevol­e. Il giro armonico di Brava Giulia è suo e pure quello di Bollicine. In qualche album di Vasco lo trovi a suonare cembalo e conga. Ha prodotto anche Alberto Fortis, Skiantos, Marco Conidi (l’opposto di Vasco) e Massimo Riva, anche lui Steve Rogers Band e anche lui amico fraterno di Rossi, scomparso a 36 anni nel 1999.

ELMI, NATO E MORTOa Bologna, ha vissuto per un po’nello stesso pianerotto­lo di Lucio Dalla. A metà degli Ottanta, vittima degli eccessi, rischiò di andarsene e scomparve qualche mese per recuperare se stesso. Insisteva spesso su questo suo essersi salvato, chissà come e chissà perché. Era davvero incredulo: la vecchiaia non l’aveva proprio mai contemplat­a.

Era un re delle scalette e conservava da qualche parte la ricetta infallibil­e per il concerto perfetto: per questo, in tanti, gli chiedevano ancora consigli. Due anni fa ha inciso quasi di nascosto l’unico disco col nome vero: un lascito, un testamento. È un bel disco, assai più dalle parti di Cohen che di Vasco. Prima di cantare, ogni volta, si fumava venti Marlboro rosse per avere la voce roca al punto giusto. Così per ogni brano. Fino alla fine.

ADDIO A GUIDO ELMI

È morto ieri lo storico produttore di Vasco Rossi, che scrive: “Era molto stanco. Io sono molto triste Ma ha visto Modena park!”

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