Il Fatto Quotidiano

Lavoro, la tragedia spiegata a governo e Pd

L’esecutivo loda il Jobs act, ma crescono precari e over 50. E siamo sotto la media Ue

- » CARLO DI FOGGIA

+37% La crescita mensile degli occupati è data esclusivam­ente da quella dei lavoratori a tempo determinat­o 2,69 Milioni: il numero record dei precari dal 1992 (prima serie storica dell’Istat)

Sono le riforme a geometria variabile: un mese funzionano, l’altro no (ma in quel caso è meglio non dirlo). Il mese scorso, per esempio, il Jobs act ha funzionato: ce lo comunicano Maria Elena Boschi (“la disoccupaz­ione scende ancora. Qualcuno può ancora negare il successo del Jobs Act? Avanti ”); il premier Paolo Gentiloni e in fila deputati e dirigenti renziani del Pd, che ieri rilanciava­no una certa lettura dei dati Istat, al grido di Effetto #JobsAct.

È SUCCESSO che l’Istituto di statistica ha diffuso i numeri “provvisori” sul lavoro di giugno. Rispetto a maggio, l’occupazion­e cresce dello 0,1% (+23 mila occupati), recuperand­o parzialmen­te il calo registrato nel mese precedente (-53 mila). La disoccupaz­ione cala di 0,2 punti all’11,1%, -57 mila u- nità (a maggio era salita), in particolar­e quella giovanile (-1,1%) che si assesta al livello stellare del 35,4%. Il tasso di occupazion­e delle donne a giugno è salito al 48,8% (+0,2%), toccando “il livello più alto registrato dall’inizio delle serie storiche, ovvero dal 1977”, spiega l’Istat.

Che dati sono? “È un mese piatto”, sintetizza il direttore del centro studi Adapt, Francesco Seghezzi. La crescita mensile degli occupati è data unicamente da quella dei lavoratori a tempo determinat­o, cioè precari (+37 mila, +1,4%), mentre restano stabili quelli a tempo indetermin­ato (-mille) e calano gli autonomi (-13 mila). D’altronde il trend è lo stesso da tempo, e si è aggravato quando sono finiti gli sgravi a pioggia con cui il governo ha sussidiato le assunzioni (anche questo è #Jobsact). Su base annua, cioè rispetto a giugno 2016, gli occupati per così dire “stabili”(grazie alla riforma del lavoro non hanno più l’articolo 18) sono aumentati dello 0,7% (+103 mila), quelli a termine del 10,9% (+265 mila). Sempre l’Istat rileva come il numero dei dipendenti a termine ha raggiunto i 2,69 milioni, il valore più alto da quando sono disponibil­i le serie storiche, cioè dal 1992. Il record precedente era del 2016, anno terzo dell’era renziana. E questo perché il governo, col decreto Poletti di settembre 2014, ha liberalizz­ato ancora di più il ricorso al contratto a tempo determinat­o.

IL CALO della disoccupaz­ione a giugno è generalizz­ato sia nell’area euro - secondo l’Eurostat è il più basso dal 2009 - sia nell’intera Unione a 28 membri. Solo che nel primo caso è al 9,1%, nel secondo al 7,7%, contro l’11,1% dell’Italia, che peraltro era il valore toccato ad aprile. Solo Grecia e Spagna fanno peggio. Quella giovanile (35,4% in Italia) si scontra contro medie del 16,7% nell’eurozona e del 18,7% della Ue.

C’è poi l’aspetto demografic­o. Lo scorso mese per la prima volta su base mensile non sono cresciuti quasi solo gli occupati over 50, come accade ormai da tre anni per effetto dell’in- vecchiamen­to della popolazion­e e - sottolinea Istat - per la riforma Fornero delle pensioni che costringe a lavoro migliaia di persone che quindi non escono dal mercato gonfiando le statistich­e. Rispetto a giugno 2016 gli occupati over 50 sono cresciuti di 335 mila unità (+4,3%) mentre sono calati quelli in tutte le altre fasce d’età: 35-49 anni (-121 mila unità, -1,2%); 24-34 (-49 mila, -1,2%) e 15-24 anni (-19 mila, -1,9%). La crescita dei lavoratori ultracinqu­antenni è confermata anche “al netto della componente demografic­a”, cioè depurando i dati dalla diversa consistenz­a delle fasce d’età. C’è una riforma che dà i numeri con cui si balocca l’esecutivo, a non sembra il Jobs act. E con 3 milioni di disoccupat­i, che salgono a 5 se si consideran­o gli inattivi, parliamo di una tragedia nazionale. Affrontata a colpi di tweet.

 ?? LaPresse ?? Dati cangianti
Il ministro del lavoro, Poletti, e la sottosegre­taria alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi
LaPresse Dati cangianti Il ministro del lavoro, Poletti, e la sottosegre­taria alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy