La mia vacanza al peyote
Visto il fallimento del mio ultimo libro ho deciso di strafarmi di funghetti, comodamente acquistabili con carta di credito su Google. Così ho vissuto tre vacanze, una più meravigliosa dell’altra
Il fatto più curioso nonché davvero molto, molto affascinante che mi è capitato d’estate è avvenuto qualche giorno fa, ossia il 31 luglio 2017. Siccome il mio ultimo libro, Anteprima mondiale, non se l’è sodomizzato nessuno, e quindi le mie quotazioni nel panora- ma editoriale italiano sono a 0,1 (tipo la crescita dell’occupazione in Italia) e, essendo del segno zodiacale del Cancro (notoriamente pigro) non sono capace di perdere tempo a intrallazzare nei salotti bene in cui si stabiliscono le sorti degli scrittori, sono rimasto al verde.
Il fatto più curioso nonché davvero molto, molto affascinante che mi è capitato d’estate è avvenuto qualche giorno fa, ossia il 31 luglio 2017. Siccome il mio ultimo libro, Anteprima mondiale, non se l’è sodomizzato nessuno, e quindi le mie quotazioni nel panorama editoriale italiano sono a 0,1 (tipo la crescita dell’occupazione in Italia) e, essendo del segno zodiacale del Cancro ( notoriamente pigro) non sono capace di perdere tempo a intrallazzare nei salotti bene in cui si stabiliscono le sorti degli scrittori, sono rimasto al verde. Completamente senza soldi! Quindi ho dovuto rinunciare al mare (o alla montagna) e sono rimasto a casa a fare muffa e a leggere trattati di Althusser e altri marxisti in auge negli anni Settanta (tra parentesi, Althusser è il filosofo che ha ucciso la moglie facendole, così ha sempre sostenuto lui, un massaggio: quindi attualmente sta tornando in auge sia perché marxista – come conseguenza che nessuno guadagna più nulla e oggi si vive di rendita o leccando culi, non certo per retribuzione – sia perché, curiosità, femminicida in tempi in cui non si era ancora diffusa l’usanza attuale di ammazzare donne con la stessa frequenza con cui l’uomo che fuma della gloriosa serie X-Files si accendeva sigarette).
ALLORA, stavo raccontando di questa estate di merda e di come un evento incorso, come dicevo sopra, qualche giorno fa, mi abbia cambiato completamente la prospettiva esistenziale.
Sentendo nell’e sis ten za stessa come un vuoto da colmare, una frattura lacaniana tra il senso e il significante dell’essere nato, nell’intrico tra reale, simbolico e immaginario ho deciso di strafarmi di funghetti, comodamente acquistabili con carta di credito su uno dei tanti siti che chi non è completamente scemo raggiunge facilmente cercando su Google. Mi erano rimasti 120 euro sul conto corrente e ho deciso di investirne 70 in peyote. Così, sull’onda delle mie munifiche letture di Castaneda, ho ordinato il pacchetto di droga allucinogena naturale per
Un’esperienza magnifica Mi sembrava di essere in una canzone di Battiato degli anni Settanta, o in una di quelle avventure extra sensoriali
CANCRO PIGRO
Con i dissidenti del Pd e le nuove forze (ma pure quelle vecchie) abbiamo dormito beatamente per decenni. Una vera pacchia. W l’Estate!
scoprire nuovi aspetti new-age della vita, della vita, d el l’indigenza, della trascendenza e, visto che in un racconto estivo ci sta sempre bene, del sesso più estremo.
Quando il portinaio mi ha portato il pacchetto con la droga che mi avrebbe migliorato il tenore estivo della mia attualità (questa frase poteva essere scritta diversamente ma so che ne apprezzerete l’autorialità espressa da una sofferta e accorata ricerca sia sintattica che lessicale) ho temuto che sulla scatola ci fosse scritto “DROGA”, così da additarmi al pubblico ludibrio dei miei coinquilini, che sono tutti ormai pazzi perché disoccupati da anni tranne due figli di papà e uno che ha vinto 50.000 euro al gratta e vinci. Per fortuna sul pacchetto non c’era scritto niente e, scampata la denigrazione, sono corso in casa e subito ho aperto la preziosa busta contente i pezzetti di fungo allucinogeno.
Devo dire che all’ini zio l’esperienza è stata di uno schifo oltremodo rimarchevole, e che mi veniva da vomitare. Avevo letto su alcuni trattati di droga che i funghi fanno proprio schifo, ma è solo il fatto momentaneo del mangiarli, poi inizia il viaggio.
E infatti il viaggio è iniziato. Un’esperienza magnifica. Nel risaputo superamento delle categorie trascendentali di spazio e tempo così come nella tradizione occidentale ci ha insegnato Kant, e secondo i dettami più triti delle mistiche dei nativi americane e della tradizione indiana (in particolare quella tantrica, questo era importante dirlo per allungare il racconto di qualche battuta), mi sono ritrovato in una sorta di non spazio e non tempo. Mi sembrava di essere in una canzone di Battiato degli anni Settanta, o in una di quelle descrizioni delle proprie esperienze extra sensoriali che vengono descritti nei libri che si occupano di questi argomenti.
ALLORA, ho chiuso gli occhi e ho incominciato a viaggiare e ho vissuto tre vacanze una dietro l’altra, una più meravigliosa dell’altra. Eccole:
1) Ero al mare con il mio grande amico Matteo Renzi ( nei viaggi allucinogeni la realtà cambia) e assieme abbiamo iniziato a rottamare i turisti sulla spiaggia. Poi abbiamo rottamato la spiaggia. E abbiamo rottamato anche il mare. E mai contenti abbiamo rottamato l’Italia. Infine abbiamo rottamato noi stessi e mi sono ritrovato
2) al mare con il mio grande amico Mario Monti. Come succede quando si è drogati, molte cose che nella realtà non si possono fare, è dato farle. E così Mario ha preso un milione di milione di barattoli di vernice grigia e ha pitturato di grigio tutti i turisti. Poi ha fatto lo stesso con la spiaggia, poi con il mare, con l’intera Italia e così, nel grigiore assoluto, sono scappato su un’altra spiaggia con
3) tutti i dissidenti del Pd e le nuove forze ( ma pure quelle vecchie) della sinistra italiana. Abbiamo dormito beatamente per decenni. Una vera pacchia. W l’Estate!