Grosso guaio a Caracas, l’urna è truccata
“Manca un milione di voti”. Maduro va avanti con l’Assemblea Costituente, Ue la boccia
Almeno
un milione di voti in meno. Questo, in cifre, il risultato emerso dall’analisi del voto per il rinnovo dell’Assemblea Costituente. La denuncia è di Antonio Mugica, responsabile della Smartmatic, la società che da sempre fornisce supporto informatico in occasione delle tornate elettorali in Venezuela. Lo ha fatto in una conferenza stampa a Londra: il governo di Caracas avrebbe manipolato i risultati. Un’accusa gravissima, secondo l’o ppos izio ne suffragata da fatti: “Oltre alla truffa c’è anche un reato - hanno tuonato Henrique Capriles, candidato della destra alle elezioni presidenziali del 2014 contro Nicolas Maduro e il presidente del Parlamento, Julio Borges - è necessario aprire una causa contro i brogli”.
Lo stesso Borges ha annunciato che chiederà alla procura di aprire un’indagine sulla presunta manipolazione. Ora spetterà alla ‘ ri bel le’ Lui sa Ortega Diaz, procuratrice capo del Venezuela e chavista, assumere una decisione molto delicata. La Ortega negli ultimi mesi ha fatto di tutto per mettersi di traverso rispetto al governo di Maduro. Un milione di voti in meno, almeno per ora, significherebbe veder ridimensionato il risultato, portando il plebiscito da 8,5 a 7,5 milioni di voti, più o meno gli stessi raccolti dal- l'opposizione il 16 luglio scorso. Nonostante la denuncia appaia suffragata dai fatti, Maduro e i membri del suo ‘cerchio magico’ continuano a parlare di 41,5% di consensi.
QUALCHE CREPA, tuttavia, inizia a manifestarsi. Andres Izarra, presidente della tv di Stato Telesur ed ex ministro con Chavez e Maduro, ha ammesso che potrebbero essersi verificati brogli, aprendo una discussione interna simile ad una resa dei conti. Tre parlamentari chavisti hanno fatto di più, uscendo dal partito e passando di fatto all’opposizione. Oggi assisteranno al cambio della guardia dei delegati in assemblea, appena 24 o- re dopo il giuramento prestato dai 545 nuovi membri della Costituente, tra cui l’unico figlio del presidente, Nicolasito, stesso nome di Maduro. Si preannuncia una giornata molto intensa, dove il rischio di scontri e di atti violenti è concreto. Lo stesso Borges ha già annunciato che non lasceranno il palazzo del Parlamento, nonostante la cerimonia di insediamento prevista. A peggiorare la situazione, i vertici dell’opposizione, sempre per oggi, hanno organizzato l’ennesima manifestazione.
Intanto arriva la condanna dall’Unione europea e degli stati membri; non riconoscono l’Assemblea costituente, scrive in una nota l’alto rappresentante Federica Mogherini “poiché nutrono preoccupazioni sulla sua effettiva legittimità e rappresentatività” ed invitano il governo di Nicolas Maduro “a prendere misure urgenti” come “la sospensione dell’i n s ed ia m en t o dell’Assemblea costituente”.