Addio birretta fresca sulla battigia La perversione oggi è il vino in lattina
Il formato più amato dai millennial per la portabilità ai Festival
Non si rompe, tiene fresco il contenuto e soprattutto, è facile da portarsi dietro non solo in spiaggia, ma anche i festival estivi del mondo intero. Inventata dai Coppola o meglio da “Francis Ford Coppola Winery” e lanciata da Sofia in persona, la versione da asporto della birra in lattina, “Sofia mini blanc” allora non aveva avuto molta fortuna in realtà.
ALMENO FINO a quest’estate infuocata, in cui, complici anche i divieti a qualsiasi cosa imposti al mare come in montagna, il nuovo formato del vino ha fatto fortuna sulle battigie internazionali. Ma che schifo, il vino non è la birra, non andrebbe agitato, sbattuto, né tantomeno messo a contatto con la latta, direte voi detrattori anche del tavernello in comodo tetrapak. Eppure a molti piace così. Niente flut, nessun volteggio di polso prima dell’assaggio da sommelier che ormai siamo abituati a fare tutti, anche chi ignora del tutto le proprietà del vino. Sulla spiaggia, ma soprattutto su Instagram – il social network delle foto più in voga per l’estate –, non sei nessuno se non ti porti da casa la tua fresca lattina di vino. Negli Usa, le vendite di vino in lattina sono aumentate fino a raggiungere i 14,5 milioni di dollari, contro i soli 6,4 milioni dell’anno scorso. Tutto merito della portabilità del formato, dicono dalla Union Wine Company, la società la cui marca, Underwood, è una delle più vendute al mondo.
A COMPRARLA sono soprattutto i cosiddetti millennial che se le distribuiscono a picnic e festival estivi, ma non solo, pare che siano anche gli uomini adulti, quelli che magari si fingono intenditori da una vita, ad apprezzare un sorso all ’ uscita da lavoro, senza neanche doversi fermare al bar o in enoteca. Cin cin!