COLPI DI SOLE
222 MILIONI è il prezzo della clausola rescissoria concordata da Neymar con il Barcellona alla stipula del contratto (peraltro appena rinnovato), soldi che lo stesso brasiliano tira fuori di tasca sua, dopo averne però gentilmente ricevuti 300 dal Qatar Sports Investment, fondo d’investimento dell’Emirato che fa capo a Nasser Al-Khelaïfi, presidente del Psg, un po’come se un giocatore volesse andare alla Juve e si presentasse con in tasca un assegno firmato Marchionne.
I legali del brasiliano hanno poi fatto tappa in Catalogna: “Oggi pomeriggio – si legge in un comunicato del Barcellona – sono stati versati a nome del giocatore i 222 milioni di euro della clausola”. Il club catalano ha specificato che i dettagli dell’operazione “v er r a n n o forniti all’Uefa”.
L’operazione viola infatti le norme Uefa sul Fair play finanziario ( regola, peraltro, con cui da tempo i big del calcio incartano il pesce) studiate all’epoca di Platini per evitare le voragini di bilancio dei club, e soprattutto il regolamento Fifa sui trasferimenti che vieta l’intermediazione di terzi nella compravendita. Per questi motivi la Liga denuncerà il Psg per “doping finanziario”, ma le probabilità di successo sono scarse. l’Uefa ha già rimandato la decisione a fine mercato, poiché il Psg potrebbe ancora vendere e incassare per non sforare. Quanto alla Fifa, è possibile che conceda al club parigino un’autorizzazione temporanea in attesa che tutto fi-
Gli sposi scelgono una lista nozze corta, gli ospiti si adeguano sfoggiando un braccino cortissimo: Lionel Messi e Antonela Roccuzzo, unitisi in matrimonio lo scorso 30 giugno a Rosario, avevano chiesto ai loro invitati non un regalo ma una donazione benefica in favore dell’Ong Techo Argentina, che aiuta i poveri e gli emarginati del Sud America.
Ebbene, i duecentocinquanta partecipanti hanno scucito appena 200.000 pesos argentini, pari a circa 11.000 dollari: a testa la donazione media è di 45 dollari – e pensare che al ricco banchetto c’erano ospiti più che ric- nisca a tarallucci e petrolio.
Il presidente francese Macron, intanto, si è già congratulato con il presidente del Psg: “Congratulazioni, ho capito che è una buona notizia – ha detto a Nasser al-Khelaifi – È un segno dell’attrattività della Francia”. Ciò che il presidente finge di non sapere è che da oggi il club parigino sarà non solo la squadra più odiata di Francia, ma anche d’Europa.
AI POVERI reietti del calcio moderno che si ostinano a tifare per una maglia anche se i loro derelitti colori non potranno mai competere con il pallone formato finanza, infatti, non resta che tifare sempre per i più deboli, sperando che ogni partita ci sia il Kamil