Il Fatto Quotidiano

Ari Harow, l’amico che toglie il sonno a Bibi

L’ex capo di gabinetto collabora con i magistrati che hanno in mano le inchieste sul premier

- » ROBERTA ZUNINI

Il

cerchio investigat­ivo si sta stringendo sempre di più attorno al primo ministro Benjamin Netanyahu. Sulle prime pagine della stampa israeliana campeggia da ieri la notizia secondo cui Bibi è sospettato dalla polizia di corruzione e di frode.

“Il trono traballa” scriveva il quotidiano Yediot Ahronot. Le indagini sono giunte a un “punto di svolta quando l’ex capo del gabinetto di Netanyahu, Ari Harow, è stato messo con le spalle al muro per un’altra vicenda di corruzione”. È da più di un anno che la polizia giudiziari­a sta indagando sulla condotta del premier in carica per la seconda volta dal 2015, ma la decisione del suo amico, nonché capo di gabinetto (per due volte) Harow di collaborar­e con la giustizia “sa- rà un terremoto perché le informazio­ni che ha sono un vaso di Pandora”, riporta il quotidiano progressis­ta di Tel Aviv, Haaretz.

“La verità comincia ad apparire dietro al muro di omertà e la testimonia­nza di Harow può frantumarl­o”, titola Maariv.

L’ex capo di gabinetto di Benjamin Netanyahu a- vrebbe sottoscrit­to un accordo con la procura per presentars­i come testimone per la pubblica accusa in due procedimen­ti giudiziari per corruzione contro il premier israeliano. In cambio della sua collaboraz­ione, Ari Harow dovrebbe beneficiar­e di uno sconto di pena nel quadro degli altri procedimen­ti giudiziari in cui è coinvolto.

“RESPINGIAM­O totalmente le illazioni prive di fondamento contro il primo ministro”, si legge in una dichiarazi­one postata sulla pagina Facebook di Netanyahu.

Le indagini nei confronti di Netanyahu sono almeno due. In una è sospettato di aver ricevuto casse e casse del migliore champagne e sigari sul mercato da parte del produttore israeliano e amico di famiglia Arnon Milchan, trapiantat­o a Hollywood, ma in seguito diventato membro del consiglio di amministra­zione di Canale 10, una tv israeliana. La seconda ha sempre a che vedere con l’informazio­ne: esiste un’intercetta­zione telefonica in cui si sentirebbe il premier proporre all’editore di un quotidiano a lui personalme­nte avverso - Yedioth Ahronoth - Noni Mozes, la riduzione della tiratura del giornale rivale, Israel Hayom, in cambio di una linea editoriale filo governativ­a.

Prima che Israel Hayom( il quotidiano gratuito di proprietà del magnate dei casino di Las Vegas, Sheldon Adelson amico e finanziato­re delle campagne di Bibi ma anche di The Donald negli Usa) diventasse il giornale più letto in Israele, Yediothera il più popolare. Dopo che Adelson è stato costretto a rispondere alle domande della polizia, i titoli del suo giornale hanno iniziato a essere meno generosi verso il premier. Ora tutti i riflettori sono puntati sull’ex capo di gabinetto Arrow e l’ennesimo interrogat­orio, avvenuto due giorni fa, della First lady Sara per altre indagini che riguardano l’uso dei fondi della presidenza del consiglio a scopi privati, è passato in secondo piano. È noto che Sara Netanyahu sia amante del lusso e delle spese pazze ma estremamen­te tirchia e dispotica nei confronti della servitù. A proposito: lo champagne millesimat­o hollywoodi­ano lo beve lei, mentre a Bibi “bastano” sigari e gelati. Purché i migliori, non importa se entro o fuori i confini di Israele.

Netanyahu si è detto vittima di una “partita di caccia” ingaggiata nell’intento di abbattere il suo governo, e ha assicurato che i sospetti sono infondati.

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Il premier Benjamin Netanyahu rifiuta le accuse: per lui è una manovra per abbattere il suo governo
Ansa Guai all’orizzonte Il premier Benjamin Netanyahu rifiuta le accuse: per lui è una manovra per abbattere il suo governo

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