Tortura: manca la legge, ma il reato esiste. Eccome
Gentile Professor Settis, ho appreso con viva gioia la notizia che ha iniziato una collaborazione fissa con Il Fatto Quotidiano, che leggo regolarmente.
L’Italia ora più che mai ha bisogno della Sua voce e delle Sue parole, e che esse ottengano il massimo risalto; e non solo l’Italia. Il Suo contributo aiuta ad alleviare il terribile sentimento di solitudine e di impotenza che attanaglia i cittadini e le cittadine più consapevoli. Sappia anche che ho cominciato ora a leggere i testi del Suo corso contenuti in Architettura e democrazia, e non riesco a procedere velocemente perché a ogni pagina mi viene un nodo alla gola.
C’erano una volta i leader, ora invece si pensa solo ai voti
Una volta, tanto tempo fa, esistevano delle cose attualmente scomparse: c’erano i Partiti politici con le loro idee e i loro punti di riferimento ideologici. Questi partiti erano guidati da leader arrivati ai vertici delle loro organizzazioni grazie a capacità e meriti, erano quelli che (appoggiati dalla base) davano la linea e proponevano la strada da intraprendere per arrivare ad obiettivi concreti, e gli elettori votavano la proposta e la prospettiva che ritenevano più giusta o più a loro conveniente. Allora, tanto tempo fa dicevo, c’erano le cosiddette “avanguardie” che dettavano la linea.
Oggi, come dimostrano i balbettii degli attuali capi partito, attenti solo a non scontentare l’elettorato, le cose si sono ribaltate: ora le proposte partono direttamente dagli umori popolari raccolti nei bar sport e nei mercati rionali, la dimostrazione lampante di questa miserrima situazione sono le varie prese di posizione sul problema migranti, non esiste linea, non esiste lungimiranza, non esiste realismo e buon senso, ormai si cerca solo di non scontentare l’elettore, non ci sono più posizioni di destra o di sinistra ma solo “la pancia” che comanda e alla quale si deve render conto se si vuole poter rimanere seduti su quelle comode (e ben remunerate) poltrone.
Ricalcolo delle pensioni: fate bene a preoccuparvi
Luglio si è concluso con l’approvazione alla Camera dei deputati del disegno di legge per il taglio dei vitalizi dei parlamentari, che preve- CARO FURIO COLOMBO, da dove viene questo nuovo tipo di cittadino italiano, spesso “di sinistra”, che vuole vendicarsi sugli immigrati? E di che cosa vuole vendicarsi? IL LETTORE (in una lettera molto più lunga), si riferisce, per cominciare, al caso della sindaca di Codigoro (Ferrara) che promette di perseguitare in ogni modo chi dà rifugio agli immigrati. Se ne è parlato già molto, direte. Ma il caso merita di parlarne di più, perché purtroppo non è isolato. Ci sono tre modalità persecutorie per offendere ed emarginare gli ultimi della fila, i migranti, e che devono per forza restare bene in vista nella storia italiana. Il primo è l’odio verso i poveri, i vinti, il desiderio, espresso in modo sicuro e convinto, di far male a qualcuno a cui è già stato fatto tutto il male possibile. Purtroppo c’è e dilaga. Il secondo è lo stravolgimento logico che produce l’affermazione della non dimenticabile sindaca di Codigoro. Non sta dicendo che non c’è posto (la bugia di tanti altri sindaci, che si sono ribellati) alla legge e al governo, ma non hanno avuto a loro carico alcuna indagine. La sindaca di Codigoro sa che c’è posto e sta prendendo misure preventive per essere certa che quel posto non sia disponibile.
Sta dicendo, dunque, senza vergogna, che non ha voglia di vedere immigrati in giro, e non rompetele le scatole con la storia che lei è di sinistra (Pd). Anche i Pd hanno diritto di essere rieletti.
Però il nuovo tipo di crudeltà non ha frontiere po- de il ricalcolo dei trattamenti già in corso, sulla base dei contributi effettivamente versati. Da più parti è stato sollevato il dubbio che il ricalcolo voluto dal legislatore sui vitalizi pregressi dei parlamentari possa, domani, costituire un vincolante e pericoloso precedente per i pensionati dell’Inps. Il timore da costoro manifestato ha provocato le più ampie rassicurazioni da parte dei parlamentari che hanno proposto la legge e di alcuni tra quelli che l’hanno votata e sostenuta. Tutti affermano con assoluta certezza che l’ipotetico ricalcolo delle pensioni Inps non potrà avvenire, in quanto non consentito dalla Costituzione. Hanno ragione! Oggi è così. Domani però la situazione potrebbe cambiare. In merito a questo non posso far a meno di osservare che sono stati presentati alla Commissione affari costituzionali della Camera due distinti disegni di legge (3478/2015 proponente On. Maziotti e 3858/2016 proponente litiche. E non ha frontiere umane o giuridiche la nuova, violenta cattiveria che il razzismo italiano (finora ben nascosto sotto i gagliardetti dei post fascisti) sta scatenando da quando dilaga la leggenda che “se li lasci fare si prendono tutto”. Lo ha raccontato bene (alcune cose forse per la prima volta) Ferruccio Sansa su “Il Fatto” del 6 agosto: “La tortura dei clacson”. Giorno e notte migliaia di volte, auto, camion, autobus – a Roncolevà, frazione di Trevenzuolo, Verona –, chi passa davanti alla casa che ospita i migranti suona. “Non si può dormire, pensare o parlare”, dicono i ragazzi africani, cotti sotto il caldo a 38 gradi nel villino bifamiliare, con una sola doccia, che li ospita. “Nel vicino centro di Trevenzuolo (cito da Sansa) la gente che ha montato il presidio anti-profughi provvede ai sassi contro le finestre, al pedinamento dei migranti per strada e alla distruzione della tomba di famiglia del vicesindaco che si era permesso di dissociarsi dalla politica di crudeltà dei suoi cittadini. Purtroppo, né Questura né Procura hanno notato il reato di tortura così come definito dai trattati firmati dall’Italia: privazione costante e persecutoria della dignità (il pedinamento, le manifestazioni continue di disprezzo e di esclusione).
E la più crudele, ma anche la più tipica delle torture con cui si infierisce nel mondo: la privazione del sonno.
00184 Roma, via di Sant’Erasmo n°2 lettere@ilfattoquotidiano.it On. Preziosi) che si propongono entrambi di modificare l’articolo 38 della Costituzione. Le modifiche consentirebbero all’Inps di intervenire sulle pensioni attuali, riducendole, per ricavare le risorse necessarie a sostenere i sempre crescenti costi dell’assistenza, che impropriamente gravano sull’Inps stessa. Una volta approvate le modifiche oggetto dei due disegni di legge, il ricalcolo a posteriori delle pensioni diventerà perfettamente legittimo e fattibile. In sintesi, chi si dice preoccupato ha ottime ragioni per esserlo.
Come al solito gli ultimi a sapere sono i risparmiatori
Sapevano tutto tutti, meno i risparmiatori. Con le sanzioni comminate dalla Consob ai dirigenti di Banca Etruria, escono allo scoperto i “rilievi” che in passato la Banca d’Italia ha mosso nei confronti dell’istituto di Arezzo. Giudizi molto se- veri - violazione dell’obbligo di una chiara comunicazione dei rischi (art. 94 del Testo Unico Finanza) - rimasti però nello stretto ambito delle notifiche formali tra addetti ai lavori, ma non rese di pubblico dominio in modo adeguato, a tutela preventiva dei risparmiatori. È questo il punto debole della “vigilanza”: l’adempimento del controllo senza l’avvertimento del tracollo.
Mai più questa riservatezza tossica.
Ottima scelta dire ‘no’ alle Olimpiadi romane
Leggo su Repubblica : dai fasti olimpici di Rio alla miseria... Ricordo bene tutte le lodi spese a favore delle olimpiadi di Rio e di ogni olimpiade in generale e, naturalmente, mi viene da piangere quando penso alle lacrime e sangue che sono costate alla povera gente. Ora, avete accusato la Raggi anche della sic- Vi ricordate le partenze intelligenti? Allora si incitava la gente a prendersi le ferie in periodi che non fossero necessariamente l’affollato agosto. Oggi come allora, e forse più di allora, chi rimane in città in questo mese tradizionalmente destinato alle ferie, è abbandonato. Se poi la permanenza in città come Roma non è una scelta, ad esempio perché siete convalescenti e avete bisogno di farmaci, “siete del gatto”! Le farmacie, splendide e oliate macchine per far soldi, che oltre a vendere profumi, prodotti di bellezza, creme snellenti, integratori alimentari, giocattoli per neonati, sono anche dispensario medico sono chiuse per la maggior parte. Sempre pronta, la casta dei proprietari di farmacie a gridare al servizio pubblico quando si teme una qualche liberalizzazione, d’estate e in particolare d’agosto del servizio pubblico se ne infischiano allegramente. La percentuale delle farmacie aperte a Roma è inaccettabilmente bassa. E chi ha bisogno, trotti!
Furio Colombo - il Fatto Quotidiano