COLPI DI SOLE
DALL’ASIA AL VENETO Le campagne veronesi sono invase dalle cimici asiatiche: resistenti agli insetticidi e prive di predatori naturali, stanno decimando le varietà di frutta più dolci come pere, kiwi e pesche. Confagricoltura stima perdite fino al 50 per cento del raccolto
DAL CASPIO AL GARDA Nelle acque del Garda sguazzano ben 42 specie alloctone – 23 di pesci, 15 di invertebrati, 3 di piante e una macroalga –, tutte invasive e minacciose per la biodiversità. Tra i più molesti ci sono il gamberetto killer del Caspio e la medusa cinese che sembra un polpo
LE CAMPAGNE veronesi, ad esempio, sono invase dalle cimici asiatiche, che stanno decimando le varietà di frutta più dolci come pere, kiwi e pesche: la zona più colpita – stando alle cronache locali – è l’area tra Villafranca e Zevio, con perdite che, secondo Confagricoltura, ammontano fino al 50 per cento del raccolto. L’unico rimedio è proteggere gli alberi con fitte reti poiché questo animaletto infestante – nome di battaglia Halyomorpha haly – è particolarmente resistente agli insetticidi e privo di predatori naturali: originario dell’estremo Oriente, è sbarcato negli Stati Uniti nel 2010 e in Italia nel 2016, dopodiché si è diffuso rapidamente in virtù delle sue doti riproduttive (fino a duecento uova a esemplare) e della velocità di spostamento (cinque chilometri al giorno).
Il Grand Tour delle bestiole sgradite è innescato soprattutto dai cambiamenti climatici: le alte temperature in particolare stanno attirando nella Penisola vespe “aliene” provenienti da Cina e Medio Oriente, con conseguenti rischi, per gli indigeni, di allergie anche gravi, come ha spiegato la Società Italiana di Allergologia. Con gli imenotteri stranieri cresce infatti il pericolo di sensibilizzazione a nuovi tipi di veleno e di reazioni incrociate con quelli autoctoni.
La Vespa orientalis, originaria del Sud Est europeo e del Medio Oriente, è arrivata via mar Mediterraneo e ora sta risalendo dalla Sicilia fino a Napoli e oltre; la Vespa velutina, di natali cinesi, sta invece colonizzando il Nord Italia, soprattutto Liguria e Piemonte, dopo essere entrata irregolarmente dalla Francia.
Altro ospite indesiderato è la Diabrotica virgifera, immigrata anni fa dagli States e nota per i problemi che causa all’agricoltura, al mais in primis: la regione che soffre di più questa invasione è la Lombardia, data l’estensione delle sue coltivazioni di granoturco. Sempre qui, in aereo dal Giappone, è atterrata poi la Popillia japonica, già conosciuta in Piemonte per i danni alla vegetazione, dai prati alle piante ornamentali, dagli alberi da frut-
Animali in Tour
to ai vigneti.
Nelle acque del lago di Garda sguazzano ben quarantadue specie alloctone – ventitré di pesci, quindici di invertebrati, tre di piante e una macroalga –, ovviamente invasive e minacciose per la biodiversità locale: tra i più molesti ci sono il gambero americano Orconectes limosus, le vongole cinesi Corbicula fluminea e Corbicula fluminalis, la von-
Tra spiaggia e lettino, tra lettino e stabilimento; tra stabilimento e albergo, in Salento c’è una voce che corre, corre talmente forte da essere diventata una certezza: il presidente francese Emmanuel Macron e sua moglie Brigitte passeranno le loro ferie da queste parti. Quindi via a cercare il contatto giusto per incontrarlo, a ipotizzare cosa vorrà vedere, mangiare, come solleticare la sua fantasia e il suo piacere. Come creare notizia. Come incrociare il suo tempo per una foto di rito, una stretta di mano, il sorriso immancabile; come ergersi a guida del luogo, sponsor locale di cotanta beltà. gola gigante di origine misteriosa, il gambero rosso della Louisiana, il gamberetto killer Dikerogammarus villosus proveniente dal Caspio, la medusa cinese Craspedacusta sowerbii, che in realtà somiglia a un polpo. I pesci stranieri più diffusi e ormai intergrati sono la carpa, il lucioperca, il persico sole, il persico trota, il pesce gatto nero, il siluro e il lavarello, introdotto agli inizi del Novecento dalla Svizzera.
Migranti climatici
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