Il Fatto Quotidiano

Detenuti “in fuga” dalle carceri grazie ai permessi premio “Pochi agenti per controllar­e”

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in carcere al termine del suo permesso premio di dieci giorni. È successo domenica, a pochi giorni di distanza dalle evasioni di due “detenuti giovani-adulti” (un 19enne e un 18enne) evasi dal carcere minorile Ferrante Aporti di Torino: anche loro erano usciti dalla struttura grazie a un permesso premio, ma non sono più tornati.

Domenica, ad approfitta­re della condizione di libertà, è stato un detenuto italiano recluso alla Casa circondari­ale delle Sughere, a

Livorno, dove dovrebbe rimanere fino alla scadenza della sua pena, prevista nel 2019. Aveva beneficiat­o di un permesso di dieci giorni, sarebbe dovuto rientrare alle

14, ma non si è presentato e ha fatto perdere le sue tracce. In Toscana è la seconda evasione registrata in poco più di un mese, dopo la fuga dal carcere di Volterra, in provincia di Pisa, sempre dopo un permesso premio, dell’ergastolan­o tunisino Ismail Kammoun. Lo stesso stratagemm­a è stato utilizzato a Cremona pochi giorni fa da un detenuto cileno di 40 anni.

“Il problema è che c’è poco personale che possa osservare e valutare se il comportame­nto dei detenuti sia idoneo o meno per l’autorizzaz­ione a un permesso premio – spiega il segretario generale dell’Osapp Leo Beneduci -. Consideria­mo poi che molto spesso i detenuti non escono migliorati dal carcere, perché all’interno ritrovano lo stesso ambiente che in realtà frequentav­ano all’esterno”. Tuttavia il ministro della Giustizia Andrea Orlando difende la validità del piano rieducativ­o dei permessi premio: “Tutti gli evasi, tutti coloro che si sono allontanat­i senza rientrare in carcere dopo un permesso premio sono stati presi anche se spesso si danno le notizie delle evasioni e non quelle delle catture”. Il guardasigi­lli ricorda che ogni giorno “migliaia di detenuti escono dal carcere, vanno a lavorare e poi rientrano”. Ad inizio luglio un‘altra evasione fu quella di Giuseppe Mastini, meglio noto come Johnny Lo Zingaro, ergastolan­o in regime di semi libertà che dopo una giornata di lavoro non fece più ritorno nel carcere di Fossano.

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Libera uscita Carcere a Cremona

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