Il Fatto Quotidiano

A Ivrea ecco il camping dei combattent­i nazionalis­ti

La denuncia Anpi e Pd hanno segnalato il caso a procura e questura: “Solo l’ennesimo affronto”

- » ANDREA GIAMBARTOL­OMEI

Un

campo “nazional rivoluzion­ario”. Due giornate di stage di combattime­nto, preparazio­ne fisica, dibattiti e conferenze, attività comunitari­e e canti tradiziona­li attorno al fuoco. “Una due giorni di fratellanz­a, cameratism­o, formazione militante e tanta goliardia”, annunciava su Facebook “Rebel Firm”, gruppuscol­o di estrema destra di Ivrea (Torino), vicino a Forza Nuova, che da qualche mese si sta facendo conoscere in una città in cui l’antifascis­mo – sorto negli ambienti intorno ad Adriano Olivetti e nelle sue fabbriche – è stato forte.

La loro ultima iniziativa è questo “campeggio” previsto per il weekend del 12 e 13 agosto proprio a Ivrea, in una località tenuta segreta. Questa volta, però, gli antifascis­ti della città non sono stati fermi, soprattutt­o dopo i precedenti.

“ABBIAMOfat­to una denuncia alla procura di Ivrea e alla questura di Torino – afferma la presidente del Consiglio comunale Elisabetta Ballurio Teit (Pd) –. Ivrea ha una storia antifascis­ta e ne ha una anche lo stesso Olivetti, mentre negli ultimi mesi c’è un ‘ribollire’ neofascist­a che non ci piace”. A firmare la denuncia c’è anche il segretario locale del l’Anpi, Mario Beiletti: “Soltanto poche settimane fa hanno sfregiato un simbolo della Resistenza”, spiega.

Si tratta del foro lasciato da una scheggia su un palo posto lungo il fiume, la Dora Baltea. La scheggia appartenev­a a una bomba posta dai partigiani per far saltare il ponte su cui i nazisti passavano per riparare in Valle d’Aosta, ponte che le forze alleate avrebbero bombardato. Quel gesto evitò danni ai civili. “Quel foro è stato tappato con lo stucco e qualcuno ha affisso un cartello che inneggia alla Decima Mas. Sospetto siano stati i membri di ‘Rebel firm’ perché la sera prima avevano organizzat­o la proiezione di un documentar­io sulla Decima Mas”. Era il 22 luglio e il 29 luglio cadeva l’anniversar­io dell’impiccagio­ne di un partigiano, Fer- ruccio Nazionale, eseguita dai militari fascisti nella piazza del municipio nel 1944.

Pochi giorni dopo lo sfregio hanno affisso uno striscione di solidariet­à all’insegnante di una scuola elementare del circondari­o che pubblicava su Facebook post inneggiant­i al fascismo: “Basta repression­e (anti)antifascis­ta”. Firmato “Rebel Firm”. Infine questo campo di addestrame­nto: “Non sappiamo dove lo abbia- no previsto di preciso”, continua Beiletti. “Per saperlo bisognava contattarl­i in privato”, aggiunge la presidente del Consiglio comunale.

IL GRUPPO, composto da alcuni giovani vicini a Forza Nuova, ha la sua sede davanti a quella del Pd di Ivrea. Tra le attività che organizzan­o c’è anche il corso di pugilato “anti-antifascis­ta”, in risposta a quelli organizzat­i da alcuni centri sociali: “Good night left side”, il loro slogan. “Sostengono che ‘ogni nazional rivoluzion­ario sarà sempre prima di tutto un combattent­e’ – afferma Ballurio Teit –. Lo trovo molto preoccupan­te soprattutt­o perché all’inizio di maggio su Facebook hanno scritto che avrebbero fatto un po’ di pulizia. Nelle nostre zone sono ospitati molti profughi e potrebbero cavalcare certi sentimenti”.

Così ierihanno inviato a polizia e procura la denuncia per la violazione della legge Scelba e della legge Mancino. “Forse non è questo il modo per fermare questi fenomeni – dichiara il responsabi­le locale dell’Anpi, Beiletti –, ma non possiamo non fare niente”. “Hanno cominciato a toccare materialme­nte la città – prosegue l’esponente Pd, Ballurio Teit –. A un certo punto bisogna mettere un freno”.

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Su Facebook La locandina della due giorni organizzat­a a Ivrea dal gruppo di estrema destra

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