A Ivrea ecco il camping dei combattenti nazionalisti
La denuncia Anpi e Pd hanno segnalato il caso a procura e questura: “Solo l’ennesimo affronto”
Un
campo “nazional rivoluzionario”. Due giornate di stage di combattimento, preparazione fisica, dibattiti e conferenze, attività comunitarie e canti tradizionali attorno al fuoco. “Una due giorni di fratellanza, cameratismo, formazione militante e tanta goliardia”, annunciava su Facebook “Rebel Firm”, gruppuscolo di estrema destra di Ivrea (Torino), vicino a Forza Nuova, che da qualche mese si sta facendo conoscere in una città in cui l’antifascismo – sorto negli ambienti intorno ad Adriano Olivetti e nelle sue fabbriche – è stato forte.
La loro ultima iniziativa è questo “campeggio” previsto per il weekend del 12 e 13 agosto proprio a Ivrea, in una località tenuta segreta. Questa volta, però, gli antifascisti della città non sono stati fermi, soprattutto dopo i precedenti.
“ABBIAMOfatto una denuncia alla procura di Ivrea e alla questura di Torino – afferma la presidente del Consiglio comunale Elisabetta Ballurio Teit (Pd) –. Ivrea ha una storia antifascista e ne ha una anche lo stesso Olivetti, mentre negli ultimi mesi c’è un ‘ribollire’ neofascista che non ci piace”. A firmare la denuncia c’è anche il segretario locale del l’Anpi, Mario Beiletti: “Soltanto poche settimane fa hanno sfregiato un simbolo della Resistenza”, spiega.
Si tratta del foro lasciato da una scheggia su un palo posto lungo il fiume, la Dora Baltea. La scheggia apparteneva a una bomba posta dai partigiani per far saltare il ponte su cui i nazisti passavano per riparare in Valle d’Aosta, ponte che le forze alleate avrebbero bombardato. Quel gesto evitò danni ai civili. “Quel foro è stato tappato con lo stucco e qualcuno ha affisso un cartello che inneggia alla Decima Mas. Sospetto siano stati i membri di ‘Rebel firm’ perché la sera prima avevano organizzato la proiezione di un documentario sulla Decima Mas”. Era il 22 luglio e il 29 luglio cadeva l’anniversario dell’impiccagione di un partigiano, Fer- ruccio Nazionale, eseguita dai militari fascisti nella piazza del municipio nel 1944.
Pochi giorni dopo lo sfregio hanno affisso uno striscione di solidarietà all’insegnante di una scuola elementare del circondario che pubblicava su Facebook post inneggianti al fascismo: “Basta repressione (anti)antifascista”. Firmato “Rebel Firm”. Infine questo campo di addestramento: “Non sappiamo dove lo abbia- no previsto di preciso”, continua Beiletti. “Per saperlo bisognava contattarli in privato”, aggiunge la presidente del Consiglio comunale.
IL GRUPPO, composto da alcuni giovani vicini a Forza Nuova, ha la sua sede davanti a quella del Pd di Ivrea. Tra le attività che organizzano c’è anche il corso di pugilato “anti-antifascista”, in risposta a quelli organizzati da alcuni centri sociali: “Good night left side”, il loro slogan. “Sostengono che ‘ogni nazional rivoluzionario sarà sempre prima di tutto un combattente’ – afferma Ballurio Teit –. Lo trovo molto preoccupante soprattutto perché all’inizio di maggio su Facebook hanno scritto che avrebbero fatto un po’ di pulizia. Nelle nostre zone sono ospitati molti profughi e potrebbero cavalcare certi sentimenti”.
Così ierihanno inviato a polizia e procura la denuncia per la violazione della legge Scelba e della legge Mancino. “Forse non è questo il modo per fermare questi fenomeni – dichiara il responsabile locale dell’Anpi, Beiletti –, ma non possiamo non fare niente”. “Hanno cominciato a toccare materialmente la città – prosegue l’esponente Pd, Ballurio Teit –. A un certo punto bisogna mettere un freno”.