I genitori di Amatrice sfollati per il sisma e la rabbia-Rigopiano
▶UN’ESPERIENZA da specialista tecnico elicotterista lunga 17 anni. Vincenzo Cesetti, l’ex forestale passato all’Arma dei carabinieri, vincitore del primo round al Tar dell’Abruzzo, ha 47 anni, è sposato e ha un figlio. Storie nella storia: è di Amatrice e dalla sua casa di Montesilvano (Pescara) si vede la valanga del Rigopiano. Cesetti è passato dal Corpo forestale dello Stato all’Arma, ma paradosso dei paradossi non è un “carabiniere forestale”, perché gli elicotteristi sono passati al Reparto volo dei carabinieri, assegnato alla base di Pescara. Proprio quegli hangar in cui, nei giorni di Rigopiano, lo stesso Cesetti e altri suoi colleghi vivevano la frustrazione di non poter intervenire in quanto – per questioni burocratico-tecniche legate al passaggio dall’ordinamento civile a quello militare dei carabinieri – i quattro elicotteri nel capan-
none erano costretti a terra. Fece scandalo e diventò virale la fotografia dell’hangar con i velivoli fermi mentre a poche miglia c’era chi combatteva contro l’inferno di quella valanga che uccise 29 persone. Pensare che lo stesso Cesetti, di ritorno da una missione in Sicilia, a fine agosto 2016 si rimboccò le maniche da volontario per dare supporto ai colleghi in azione ad Amatrice, suo paese natale, già travolta dalla terribile scos- sa del 24. I genitori di Cesetti sono residenti nella cittadina laziale e quella notte alle 3.36 furono svegliati dal sisma, la casa di famiglia tremò, fortunatamente rimase in piedi ma poi come tutte le abitazioni di Amatrice è stata giudicata inagibile. I genitori di Cesetti, 70 anni la madre e 76 il padre, dopo otto mesi passati da parenti, sono stati sistemati dallo Stato in un albergo a Grottammare, provincia di Ascoli Piceno, lontana 100 chilometri da Amatrice e 70 dalla casa del figlio a Montesilvano, Pescara: in attesa dell’assegnazione di una casetta, i celeberrimi moduli abitativi d’emergenza, i genitori del sovrintendente Cesetti hanno rinunciato al contributo di 400 euro mensili a testa, accettando la sistemazione in hotel, per non pesare più su nessuno.