Il Fatto Quotidiano

Sisma a Ischia, crolli e dispersi

L’epicentro vicino Forio, sulla costa, ma i danni maggiori si contano a Casamiccio­la sulla sommità dell’Isola. Turisti in strada. Sgomberato l’unico ospedale per crepe alla struttura

- » VINCENZO IURILLO

C’è già una vittima, una signora uccisa dall crollo di calcinacci di una Chiesa a Casamiccio­la, per il terremoto di intensità 3.6 che alle 21 sorprende Ischia nel cuore dell’estate, tra i negozi ancora aperti e i ristoranti e gli alberghi pieni di turisti. Il boato si avverte su tutta l’isola, poi il black out e il fuggi fuggi per le strade, l’evacuazion­e dell’ospedale, la conta dei muri lesionati, l’an goscia. Il sito della testata locale Il Dispari titola in tempo reale ‘Disastro, morti e case cr olla te’. Il premier Paolo Gentiloni si è messo subito in contatto coi vertici della Protezione civile campana. Il Governator­e Vincenzo De Luca si coordina con il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. Casamiccio­la è apparso subito come il paese più danneggiat­o dei sei comuni dell’isola verde. La zona alta sarebbe devastata, sarebbero crollate tre case in zona Panza, anche la Chiesa sarebbe lesionata. Ci sono feriti, ci sarebbero dispersi, si cercano scavando sotto le macerie. “In Piazza Maio ci sono case che hanno subito grossi crolli. Al momento non sappiamo di feriti. Ma speriamo non ci sia nessuno sotto le case che hanno avuto crolli ingenti. Siamo molto preoccupat­i. La scossa qui è stata avvertita fortissima”. Parole di Giuseppe Silvitelli, il vicesindac­o di Casamiccio­la: “Mi hanno riferito che ci sono lesioni anche nel palazzo del Comune”. E ci sa- rebbero stati numerosi altri crolli. È l’incubo che si ripete 150 anni dopo. La zona è la stessa di un famoso terremoto che il 28 luglio 1883 provocò più di 2000 morti e distrusse in particolar modo Casamiccio­la. Fra le vittime, anche la famiglia di Benedetto Croce, allora diciassett­enne, che fu estratto vivo dalle macerie.

A Lacco Ameno l’ospedale Rizzoli è stato evacuato per la presenza di numerose crepe nel palazzo. Solo 5 degenti intubati resteranno nella struttura. Ne dà notizia il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, che ha chiesto l’intervento della Protezione Civile. È scattato il piano di emergenza sanitario per i soccorsi alla popolazion­e: disposta unità di crisi del Cardarelli per eventuali necessità di trasporto in eliambulan­za. Anche a Lacco Ameno danni, muri di alberghi lesionati, panico. Gli abitanti di via Borbonica, una zona alta di Lacco Ameno, appena avvertita la scossa sono scappati dalle case. Racconta Tommaso Monti, un giovane fotografo: “Ho visto crollare qualche tetto, ringhiere, muri di contenimen­to. Una rudere vicino alla nostra casa si è sbriciolat­o all’istante. Alcune stanze di una villa sono crollate. In giro si sentono solo sirene di ambulanze e quelle dei pompieri. Siamo tutti fuori dalle case con grande paura”. Linee telefonich­e intasate. Pochi quelli che fanno finta di nulla e provano a terminare la cena. La corrente è mancata in buona parte dell’isola. “Qui nella zona borbonica crolli non ne risultano” dice a Rainews 24 Andrea Petrella, il portavoce di Laura Boldrini, che stava trascorren­do una vacanza. “Ci hanno fatto uscire dall’hotel, gente coi bagagli è scesa in strada”.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanolog­ia ha individuat­o l’epicentro del sisma ad una profondità di circa 10 km, nelle vicinanze della costa del comune di Forio ad Ischia. I Comuni entro 20 km dall’epicentro sono: Forio (17.615 abitanti), Serrana Fontana (3.173), Lacco Ameno (4.853), Barano d’Ischia (10.113) Casamiccio­la Terme (8.362) e l’omonimo comune di Ischia (19.915). La vicina Isola di Procida, conta 10.530 abitanti e si trova a 17km dall’epicentro. La scossa è stata avvertita anche sulla terraferma dell’area flegrea – Monte di Procida, Bacoli, Pozzuoli – ma qui non si registrano danni a persone o abitazioni. Mentre sull’isola d’Ischia inizia una notte di paura.

Morta una donna Colpita dai calcinacci della chiesa. Ieri sera erano almeno una ventina i feriti Anche il black out Dopo il “botto”, fuggi fuggi della popolazion­e rimasta al buio

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La difficoltà di attivare i soccorsi sull’Isola fa sì che le unità di crisi siano nel capoluogo
Ansa Nel golfo di Napoli La difficoltà di attivare i soccorsi sull’Isola fa sì che le unità di crisi siano nel capoluogo
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