Il Fatto Quotidiano

Anche i kamikaze preferisco­no le bionde: volevano far saltare l’aereo con una Barbie

Sventato attentato, gli estremisti avevano una bambola piena di esplosivo

- » VALERIO CATTANO

In

Afghanista­n c’erano i “pappagalli verdi”, piccoli cilindri con alette colorate sganciati dai jet militari; ai più curiosi - come i bambini – potevano sembrare giocattoli. In realtà erano bombe a grappolo antiuomo.

I jihadisti, alla fine del novembre 2015, avevano disseminat­o la strada da Baghdad a Kerbala di bambole piene di esplosivo con l’intento di attirare in trappola le famiglie sciite che ai primi di dicembre compiono quel percorso per il pellegrina­ggio dell’Arbaeen.

Più di recente, a Mosul, l’Isis, per frenare l’avanzata delle truppe irachene, ha utilizzato peluche trasforma- ti in ordigni. Di giocattoli-bomba sono piene le guerre. Mai, fino a ieri, era saltata fuori la Barbie esplosiva. Anche in questo caso, una idea degli estremisti islamici per tirare giù un aereo di linea con 400 persone.

La notizia è stata confermata ieri dal ministro dell’ Interno libanese Nouha dal Mashnouq; gli australian­i ne avevano parlato già a fine luglio ma senza fornire particolar­i. Il volo riguardava la tratta Sidney-Abu Dhabi. Non è chiaro quale compagnia sarebbe stata coinvolta: Emirates Airlines ha smentito che si sia trattato di un suo aereo, Etihad non ha confermato.

Se l’idea poteva essere originale, la messa in atto del piano è stata arraffazzo­nata, tato da fallire: l’a s p irante kamikaze, Amer Khayyat, si è presentato all’imbarco con un bagaglio a mano troppo pesante. Oltre alla bambola esplosiva, il terrorista aveva un piano B, un tritacarne pieno di tritolo da azionare se il primo ordigno avesse fatto cilecca. Ma la sua borsa è stata bloccata all’imbarco e Khayyat è dovuto salire a bordo a mani vuote.

I SERVIZI SEGRETI libanesi, che seguivano tutta la famiglia da quando un fratello, Tarek, si era trasferito a Raqqa, allora “c ap it ale ” d el lo Stato islamico in Siria, per diventare un dirigente dell’I- sis, hanno fatto scattare la retata; il mancato kamikaze è stato preso a metà luglio, altri due fratelli Khaled e Mahmoud, sono stati arrestati in Australia.

Il ministro al Mashnouq ha raccontato che Khayyat aveva viaggiato spesso su quella rotta verso Sidney, con la scusa di volersi fidanzare con una ragazza libanese. In realtà il piano dei quattro fratelli era far pagare caro agli Emirati Arabi Uniti l’impegno nella coalizione internazio­nale contro l’Isis. L’arma segreta era una bionda, che stavolta ha detto no.

Giocattoli letali Jihadista superficia­le, il suo bagaglio con l’ordigno fermato all’imbarco: era troppo pesante

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