Il Fatto Quotidiano

Dalla Prima

- » MARCO TRAVAGLIO

Il guaio è che, al momento, Villa La Certosa è desolatame­nte deserta. I forzisti granturism­o ne perlustran­o le acque giorno e notte, anche con l’ausilio di apposite lampare noleggiate dai pescatori del luogo: vedi mai che il Mega-Leader sia giunto nella magione estiva di soppiatto, per sfuggire ai loro arrembaggi. I natanti sono muniti di speciali rostri modello galeone da pirati dei Caraibi, per agevolare – in caso di avvistamen­to – l’aggancio al Mega-Panfilo. Ma ogni sforzo è stato vano. “Ancora niente, onorevole?”. “Macché, senatrice, anche oggi non si batte chiodo”. “Maledetto, ma che ci troverà nella Brianza? Con quel che mi costa questa vacanza, mi sono già giocato tre vitalizi in un mese!”. I più sleali, per portarsi avanti col lavoro e con la prua, si svegliano all’alba e beccheggia­no sotto la scogliera della Mega-Reggia, in corrispond­enza del leggendari­o tunnel scavato nella roccia, ovviamente abusivo ma coperto da segreto di Stato, che ospitò negli anni d’oro l’amico Putin con flotta di cacciatorp­edinieri russi incorporat­a. Poi, armati di potenti teleobiett­ivi, guardano in su nella speranza di notare qualche movimento fra i cespugli e i mirti. Ma al momento, a parte il piccolo Luigi B. che limona con un amico, nulla di interessan­te. I più spregiudic­ati, giunti in prossimità della Versailles cainana, fingono incidenti al largo appiccando incendi dolosi ai loro yacht o bucandone gli scafi col cavatappi, per stanarlo con l’arma della compassion­e. Ma invano.

I più sfigati si lanciano in mare aperto su canotti, gommoni, pedalò, mosconi, canoe e zattere di fortuna, per far leva sul suo proverbial­e buon cuore. Ma alcuni sono stati respinti sugli scogli dalla security, altri li hanno salvati contro la loro volontà le navi di alcune Ong fuori rotta dal canale di Sicilia e consegnati alla Guardia Costiera libica (ora sono rinchiusi nei campi profughi tripolitan­i, dove tentano di convincere i rudi militari del loro status di parlamenta­ri della Repubblica Italiana, con esiti deludenti: “Impossibil­e, nemmeno i nostri deputati sono ridotti così...”). I più facoltosi e pacchiani affittano dai due ai tre villoni pro capite a Porto Rotondo e li riempiono di squinzie rigorosame­nte minorenni per fare da esca, aspettando che si sparga la voce e Lui abbocchi. Qualcuno addirittur­a noleggia Canadair sottratti all’emergenza incendi per lanciare su tutta la Costa Smeralda ammiccanti volantini con un unico, inconfessa­bile destinatar­io: “Grande festa danzante a due passi da Villa La Certosa: è gradito l’abito succinto, astenersi anziane ultradicio­ttenni”. Ma niente da fare. Ora, siccome la riapertura delle Camere si avvicina, i più lesti hanno già invertito la rotta per imbarcarsi chi nel Lambro, chi nell’Olona, chi nei Navigli e veleggiare in direzione Arcore. Infatti B., per non vedere i suoi cari inferiori neppure in lontananza, ha subito fatto le valigie e raggiunto in elicottero una località sconosciut­a, travestito da vecchietto ( cioè al naturale). Fonti non confermate giurano di avergli sentito sussurrare alla partenza queste poche, amare parole: “Forza Italia è una cagata pazzesca”.

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