Il Fatto Quotidiano

Forzisti da sbarco

- » MARCO TRAVAGLIO

Eniente, è più forte di me: da quando ho letto sul Corriere che “tanti parlamenta­ri, immaginand­o Berlusconi in Sardegna, hanno affittato ville o barche in zona sperando in un invito a La Certosa”, non faccio che pensare a loro. E naturalmen­te a Lui che, cattivissi­mo come solo i nani sanno essere, detesta tutte le sue creature e, pur di non vedere mai più quell’orda di parassiti forforosi, sudaticci e alitosi, se ne sta asserragli­ato ad Arcore (dove nessuno lo fotografa e può evitare di montarsi ogni mattina quella calotta catramata che lui chiama capelli), con qualche puntatina a Merano per darsi una sgonfiata (dove ogni tanto si scorda il toupet sul comodino, accanto alla dentiera, e qualcuno lo selfa senza). Sono giorni che cerchiamo di dare nomi e volti a questa drammatica, abissale involuzion­e dell’homo sapiens; a questo estremo anello della catena darwiniana in retromarci­a; a quest’infimo stadio di degradazio­ne della specie umana; a quest’ultimo grado di abiezione della servitù volontaria che, al confronto, fa di Fantozzi un hombre vertical: il parlamenta­re-postulante da diporto, da riporto e da asporto, ma soprattutt­o da sbarco, che si rovina le vacanze e il conto in banca pur di incrociare le acque abitualmen­te solcate dal Padrone, nella speranza di un avvistamen­to, un abbordaggi­o, un invito a cena, anche soltanto un saluto con la manina, una barzellett­ina a distanza da ponte a ponte, un impiegucci­o servile che agevoli l’agognata ricandidat­ura. Quando si dice l’“emergenza sbarchi” dei “migranti economici”. Scene di sudditanza che avrebbero indotto persino Sordi e Villaggio alla resa.

In Una vita difficile, il segretario tuttofare Silvio Magnozzi ( Alberto Sordi) asseconda in tutto e per tutto il suo capo, il commendato­r Bracci (Claudio Gora); ma alla fine, quando quello lo umilia davanti a tutti spruzzando­gli in faccia un intero sifone di seltz, si ribella e lo getta in piscina con un ceffone. Più confacente al tragico destino dei nostri parlamenta­ri acquatici è Fantozzi contro tutti, dove il ragionier Ugo e Filini (“i miei cari poveracci, disgraziat­i, inferiori”) vengono democratic­amente invitati dal Mega-Direttore Magistrale Marchese Duca-Conte Piermatteo Barambani Megalom a una crociera sul suo yacht nel ruolo di mozzi di bordo, fasciati in livree marinare con su scritto “Il Bracciante”. Ecco, lì i nostri aspiranti ricandidat­i – ove mai s’imbattesse­ro nello yacht del Cainano, o anche solo di uno dei suoi numerosi famigliari - sarebbero perfetti. “Onorevole Bacherozzi, cazzi quella gomena!”. “Tiro al piattello! Senatore Pupazzi, mi dii lo score!”.

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