La Raggi “ruba” l’assessore M5S alla giunta di Livorno
BILANCIO E ATACVia Mazzillo, arriva Lemmetti
Fuori un altro. La sindaca di Roma Virginia Raggi caccia anche l’assessore Andrea Mazzillo. E a sostituirlo al Bilancio arriva Gianni Lemmetti, che negli ultimi tre ani ha ricoperto la delega ai conti del Comune di Livorno con il sindaco pentastellato Filippo Nogarin. “È il quarto assessore al Bilancio in un anno, quanto durerà?”, attacca il Pd.
L’ex fedelissimo della sindaca – è stato tra i curatori del suo programma elettorale, nonché mandatario – paga le polemiche a mezzo stampa delle scorse settimane con i vertici nazionali del Movimento sul futuro di Atac, la municipalizzata del trasporto pubblico. Mazzillo si era opposto all’ipotesi di concordato preventivo per tentare il salvataggio dell’ azienda, schiacciata da un debito di 1,3 miliardi di euro, e alle nomine calate dall’alto da Milano, ovvero da Grillo e Casaleggio. Poi aveva addirittura aperto al referendum radicale per privatizzare il servizio pubblico dei trasporti. E, negli ultimi, giorni, avrebbe bloccato uno stanziamento comunale atteso dall’azienda.
A CONFERMARE che non era più “in linea” sono le stesse parole della Raggi: “Confermo la stima personale per Mazzillo, ma la priorità resta il progetto che ha portato il M5S in Campidoglio”. Fatale sarebbe stata l’ultima riunione, martedì sera, su Atac, con Mazzillo che avrebbe ribadito ancora una volta la sua contrarietà al concordato.
Commercialista di Marina di Pietrasanta, in passato anche cassiere di una discoteca in Versilia, Lemmetti è stato selezionato dalla Raggi, che lo aveva incontrato nelle scorse settimane, dopo aver salvato i conti dell’Aamps, la partecipata livornese dei rifiuti, proprio attraverso un concordato preventivo, lasciando dopo tre anni un bilancio comunale di previsione in avanzo di 98 milioni (e ricevendo, con Nogarin, un avviso di garanzia per concorso in bancarotta, falso in bilancio e abuso d’ufficio). “Ha contribuito a trasformare l’Aamps da una macchina inefficiente con oltre 40 milioni di debiti in una realtà solida capace di stare sul mercato”, dice la sindaca. E dai piani alti del M5S aggiungono: “È un vero 5 Stelle, un pragmatico”.
A raccontare la difficile quotidianità della giunta romana è la stessa modalità con cui è avvenuto l’avvicendamento. Ieri mattina Lemmetti ha rassegnato le dimissioni a Livorno e salutato i consiglieri comunali. Da lì alle voci sull’accelerazione del suo trasloco in Campidoglio il passo è stato brevissimo. Situazione divenuta surreale quando Mazzillo, ancora in carica, ha replicato: “È un modo inaccettabile di procedere, non si trattano così le persone”.
FORMALIZZATA la sostituzione alla guida dei conti resta il nodo Atac. La nuova gover
nance dell’azienda, con in testa Carlo Giampaolino, sta studiando la contabilità per capire se i numeri consentano di presentare un progetto di concordato - con cui congelare i debiti (350 milioni solo verso i fornitori) e dilazionarli - possa essere accettata dal Tribunale. Il primo passo dovrebbe arrivare la prossima settimana in Cda con l’approvazione del bi- lancio 2016 dell’azienda. Subito dopo la giunta sarà chiamata a prenderne atto con una delibera, poi Atac potrà presentare in tribunale i conti e il piano di rilancio. Entro settembre sarà chiara la fattibilità o meno del progetto. La Raggi si sta muovendo per assicurare la continuità aziendale degli 11.700 dipendenti Atac, ma probabilmente sarà chiamata a sedersi a un tavolo con loro: tra le ipotesi legate al concor- dato circola anche quella di interrompere la contrattazione di secondo livello, con relativa decurtazione in busta paga che stime quantificano in 250 euro al mese per gli autisti. Quanto alla giunta, il prossimo addio in programma è quello d el l ’ assessore a tempo alle Partecipate, Massimo Colomban. Prima però è atteso il suo piano di efficientamento per le 21 aziende comunali. In buona parte con i conti in rosso.