Il Fatto Quotidiano

La “modica quantità” non fa (troppo) male

Cosa c’è da sapere sulla sostanza incriminat­a per vivere e mangiare tranquilli

- » BARBARA CATALDI

Nell’ultimo anno, da quando è partito il primo allerta europeo sulle uova al Fipronil, potremmo aver consumato, senza saperlo, fettuccine, maionese, biscotti e naturalmen­te frittate contaminat­e da un antiparass­itario tossico e bandito dall’Ue. Speriamo almeno di averle ingerite saltuariam­ente.

Quali rischi abbiamo corso? E quali corriamo ora se incappassi­mo in alimenti inquinati dall’ insetticid­a? Per rispondere abbiamo fatto qualche domanda a Enrico Moriconi, medico veterinari­o della Asl Torino 3 e Garante dei diritti degli animali della Regione Piemonte, e a Maria Ca- ramelli, direttore sanitario d el l ’ Istituto zooprofila­ttico sperimenta­le del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

COS’È IL FIPRONIL. È il principio attivo di uno dei più noti antiparass­itari utilizzati per proteggere da pulci e zecche cani e gatti di casa. È una sostanza neurotossi­ca che paralizza gli insetti. L’Un io ne europea ne vieta l’utilizzo su tutti gli animali destinati all’alimentazi­one, come polli e galline. L’Italia è stato il primo

Paese a bandirlo. COME È FINITO NELLE UOVA. Negli allevament­i, in particolar­e in quelli intensivi, gli antiparass­itari, sono spruzzati sulle gabbie per prevenire la infestazio­ne da pulci. La sostanza consentita si chiama Vega 16, ma probabilme­nte a questa è stato aggiunto il Fipronil. Quando le galline si puliscono con il becco, possono ingerire la sostanza tossica involontar­iamente. In questo modo basse quantità dell’antiparass­itario vietato possono finire nelle uova prodotte. GLI ALIMENTI A RISCHIO. Uova a guscio, pasta all’uovo, biscotti, maionese, omelette, dolci e tutti i prodotti che hanno le uova tra gli ingredient­i.

COME EVITARLI. Alla vista non si può. Le uova contaminat­e (e ovviamente anche gli altri alimenti) come aspetto sono identiche a quelle sane. QUALI PERICOLI PER L’UOMO. L’Organizzaz­ione mondiale della Sanità nelle Linee guida 2000- 2002 ai pesticidi ha considerat­o il Fipronil, allo stato solido, “moderatame­nte tossico per l’u om o . ” L’esposizion­e all’in se tti ci da può causare nausea, vomito, dolore addominale e crisi epilettich­e. Se consumato in grandi quantità può causare danni ai reni, al fegato e alla tiroide.

CASI DI INTOSSICAZ­IONE. Al momento non sono stati segnalati casi di intossicaz­ione umana. I soggetti più esposti al rischio sono comunque i bambini, gli anziani e tutte le persone che soffrono di patologie legate ai reni o alla tiroide. Prima di accusare i sintomi dell’intossicaz­ione possono passare alcune ore o giorni, perché il Fipronil ha un effetto ritardato. Infatti anche l’insetto, quando viene intossicat­o non muore immediatam­ente ma resta in vita e va a contaminar­e la colonia da cui proviene.

Contro i parassiti La molecola si trova anche nei prodotti per proteggere dalle pulci cani e gatti domestici

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Il ministero ha effettuato campioname­nti anche nei supermerca­ti
LaPresse Occhio al carrello Il ministero ha effettuato campioname­nti anche nei supermerca­ti
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