Primarie 5Stelle: online e forse a doppio turno

Il candidato premier verrà scelto sulla piattaforma Rousseau, violata pochi giorni fa

Adecidere il candidato premier sarà sempre e soltanto il web. Con una votazione in due turni, probabilmente certificata da un ente terzo, a ridosso della festa nazionale a Rimini di fine settembre. A meno che ai nastri di partenza non si presentino solo in due: il favoritissimo, Luigi Di Maio, e l’ortodosso degli ortodossi, Roberto Fico. E allora sarebbe una sfida secca.

UNA SOLUZIONE auspicata da più d’uno nel M5S, “perché semplificherebbe il quadro”. Così riflettono nel Movimento, diviso tra la campagna per le Regionali siciliane e la conta dei danni per l’assalto hacker alla piattaforma web Rousseau: il cuore operativo del Movimento, gestito dalla Casaleggio associati, la casa madre. Non potevano non lasciare segni le ripetute violazioni della piattaforma, con l’utente anonimo r0gue_0 che ha diffuso i dati dei donatori della piattaforma, mettendo in vendita il materiale rubato sul web. Per poi infierire così: “Facile giocare con i vostri voti”.

È sempre quello il nodo, le votazioni. Perché è su Rousseau che gli iscritti devono votare i vari pezzi di programma. Ed è proprio sulla piattaforma che verrà scelto il candidato per Palazzo Chigi. Un’opzione che secondo alcuni era stata messa a rischio dalle incursioni dei “pirati”. Ma dal M5S smentiscono: “Sciocchezze, si voterà su Rousseau, come previsto”. Perché cambiare metodo sarebbe come abiurare il codice portante del Movimento, quello della democrazia diretta (quando non decidono direttamente i capi, Grillo e Casaleggio). Però resta il fatto che gli hacker hanno superato i muri difensivi del portale, saccheggiando a piacimento. E allora è più che lecito chiedersi se e quanto potrebbero influenzare le votazioni su Rousseau. Non a caso, da Milano hanno sospeso le votazioni sul programma. Ma da qui a pochi giorni ripartiranno. Il tempo, giurano, di rafforzare le difese della piattaforma. Soprattutto in vista di settembre. Ma quanti danni hanno fatto gli hacker? Stando ai 5Stelle, tutto sommato limitati. O meglio, “i pirati hanno copiato e diffuso dati. Ma pare che non abbiano mai influito in modo rilevante sull’a tt iv it à della piattaforma”.

TRADOTTO: nessuna votazione, anche recente, sarebbe stata manipolata. Così almeno emerge dal lavoro di controllo dei tecnici. Mentre finora non sono arrivate notizie di eventuali richieste di danni da parte di iscritti per i dati trafugati. D’altronde, sostengono, ogni votazione è sorvegliata da due tecnici per scongiurare intrusioni. Pre- cauzione che però non potrà essere sufficiente. Così, assicurano, verrà potenziato il “muro” della piattaforma prima di ripartire. E non solo. Perché è molto probabile che il voto per il candidato per Palazzo Chigi verrà certificato da un ente terzo, come avvenuto in pochissimi altri casi (di certo per le Quirinarie 2013 e per l’approvazione del Non Statuto, nel 2016). Un modo per proteggere il prescelto da dubbi sulla votazione.

Intanto manca meno di un mese a Italia5Stelle, la festa nazionale prevista a Rimini tra il 22 e il 24 settembre. E quindi alle votazioni per il candidato premier, che si concluderanno durante la festa, con la pro- clamazione del vincitore. Lo schema è in due fasi. Nella prima, sarà consentito a tutti di presentarsi entro una determinata scadenza. Poi si andrà a un ballottaggio.

Di certo non sarà della partita Alessandro Di Battista, l’unico che potrebbe giocarsela voto a voto con Di Maio. Da escludere anche la candidatura di un altro ortodosso di peso, Nicola Morra. E allora l’unico big che potrebbe drenare tanti voti rimane lui, Fico.

Il presidente della Vigilanza Rai non ha ancora sciolto la riserva. Ma la sensazione è che sarà della partita. Nell’atto che aprirà la corsa del M5S verso le Politiche. Sul web.

Precauzioni

Il voto, certificato da un ente terzo, sarà in due fasi: a meno che non corrano solo Di Maio e Fico