Il Fatto Quotidiano

Bersaniani irritati “A settembre serve un chiariment­o”

Strappo S’era presentato con lo slogan ‘mai con Alfano’, ora Pisapia sponsorizz­a a Palermo l’accordo coi centristi: Articolo 1 candida Fava

- » LUCA DE CAROLIS

Stupiti. Irritati. E forse anche un po’ stufi, tanto che ora invocano “un chiariment­o politico a settembre”. Dentro Mdp esplode il malessere per il Giuliano Pisapia che benedice l’alleanza di necessità tra Pd e Ap in Sicilia, con la regìa del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, e candidare così alla Regione il rettore di Palermo, Fabrizio Micari. Un malcontent­o che in serata si traduce in un comunicato, con cui i rappresent­anti siciliani di Articolo 1 di fatto formalizza­no lo strappo con i dem, e quindi con l’ex sindaco di Milano: “Avanziamo a Sinistra italiana, al mondo della sinistra e alla società civile il nome di Claudio Fava come candidato unitario alla Regione”. Insomma, porte spalancate al vicepresid­ente della commission­e Antimafia, su cui cui Mdp vuole convergere assieme a Si, Rifondazio­ne e Possibile. E tanti saluti al Pd e soprattutt­o al compagno di strada, Pisapia.

PROPRIO LUI , l’ex sindaco di Milano, che per mesi ha speso fiumi di sillabe contro qualsivogl­ia ipotesi di alleanza con Angelino Alfano. “Il Nuovo centrodest­ra di Alfano non è compatibil­e con il nuovo centrosini­stra, o sinistra centro” scandì Pisapia l’11 marzo, presentand­o Campo Progressis­ta dal palco del teatro Brancaccio a Roma. Solo un esempio, tra mille. Ma ora, complice il rapporto strettissi­mo con Orlando, sembra aver dato il via libera all’alleanza da larghe intese a sostegno di Micari. È stato proprio Orlando, due giorni fa, a raccontare della telefonata di assenso ricevuta da Pisapia. Aggiungend­o una stilettata: “Vogliamo ricordare che Mdp sta al governo nazionale con Alfano?”. E anche Ciccio Ferrara, vi- cepresiden­te di Mpd e uomo di Pisapia, l’aveva messo nero su bianco: “Il generoso tentativo di Leoluca Orlando di riunire intorno ad un unico candidato alle prossime regionali tutte le forze di centrosini­stra va apprezzato e sostenuto”. Poi però ci sarebbero loro, bersaniani e dalemiani di Mdp. A cui il pragmatism­o di Pisapia non piace per nulla. “Per ora nessuna polemica, ma se Giuliano dovesse confermare questa posizione si aprirebbe un problema enorme” ragionano ai piani alti del movimento.

Dove notano che “a ogni curva, Pisapia pare sempre distanziar­si”. E di certo la partita siciliana è un bel tornante. Anche perché le infinite tele che si tessono da destra a sinistra hanno una chiara valenza nazionale. E da qui parte il senatore di Mdp Federico Fornaro, bersaniano doc: “A giugno, quando si discuteva di legge elet- torale, trattavano Alfano come uno sconosciut­o, e ora invece pare indispensa­bile. Ma noi siamo sempre stati coerenti, rifiutando dal primo giorno qualsiasi ipotesi di accordo con Ap. Per questo mi stupisce la sorpresa degli esponenti di Campo progressis­ta per il nostro no all’alleanza costruita dal Pd: e poi ricordo che in Sicilia il partito di Renzi è quello di Davide Faraone e degli ex di Cuffaro e Lombardo”. Quindi, andrete da soli? “La premessa è che l’ultima parola spetta ai siciliani. Però c’è un tema politico: noi non siamo disposti a fare la stampella di Renzi, che in quattro anni non ha mai lavorato per costruire alleanze. Adesso non possono scaricarci addosso questa sua mancanza”. Di certo ora dovrete parlare con Pisapia...“Assolutame­nte sì, a settembre serve un chiariment­o sulla direzione politica. Noi siamo alternativ­i al renzismo, e mi pareva che su questo fossimo d’accordo”.

MIGUEL GOTOR , senatore e bersaniano come Fornaro, la prende più larga: “Io sto alle dichiarazi­oni ufficiali di Pisapia, sempre contrario ad alleanze con Alfano. Ma se dovesse arrivare un suo appoggio esplicito io non mi troverei d’accordo, è evidente”. Ma ora, che si fa in Sicilia? “Noi di Mdp avevamo detto sì a Micari. Poi è stato il Pd a confluire su di lui, a patto che in coalizione ci fosse anche Ap. Ma è illogico pensare di prendere in giro gli elettori: l’emergenza che ha portato al governo del 2013 non può diventare stabile, e Alfano appartiene alla storia del centrodest­ra”. Quindi? “Quella di Fava è un’ottima candidatur­a. Poi, certo, se su Micari non ci fosse più Ap...”. Il deputato siciliano da parte sua non si nasconde: “Ci sto pensando”. E in serata, ecco la nota degli esponenti di Mpd, Angelo Capodicasa, Mariella Maggio e Pippo Zappulla: “Avanziamo la candidatur­a di Fava, per parlare ai siciliani con soluzioni coerenti senza pasticci ed alchimie”. Insomma, Articolo 1 varca il Rubicone. Per la soddisfazi­one di Giuseppe Civati, fondatore di Possibile: “Fava è un ottimo nome. Magari sarebbe opportuno fare un passaggio anche con gli elettori, ma la scelta è giusta”. E Pisapia? “Quando scese in campo disse che poteva anche andare col Pd, ma mai con Alfano”. Veti del passato, forse. Mentre i problemi per la sinistra fuori del Pd sono tutti lì.

Il comunicato “Avanziamo ai cittadini una candidatur­a coerente, senza pasticci” scrivono i siciliani di Mdp Dovremo discutere con Giuliano della direzione politica: siamo alternativ­i al renzismo, e su questo eravamo d’accordo FEDERICO FORNARO Se l’ex sindaco confermass­e il sì ad Ap non sarei d’accordo: è illogico pensare di prendere in giro gli elettori, è un accordo impossibil­e MIGUEL GOTOR

 ?? LaPresse ?? In piazza Leoluca Orlando, Massimo D’Alema, Pier Luigi Bersani, Laura Boldrini e Pisapia a Roma, il 1° luglio
LaPresse In piazza Leoluca Orlando, Massimo D’Alema, Pier Luigi Bersani, Laura Boldrini e Pisapia a Roma, il 1° luglio

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