Il Fatto Quotidiano

Ora l’isola è in saldo: “I veri guai tra un mese”

Tariffe ribassate dopo la paura. “Le disdette ci sono state, 2 milioni di danni”

- VIN. IUR.

“Perché

ho scelto Ischia? Ho lavorato l’intero mese di agosto, domeniche comprese, ho ricavato all’improvviso cinque giorni di ferie, non avevo prenotato da nessuna parte e per via del terremoto questo era l’unico posto con delle camere libere”. Giacomo, dirigente d’azienda del Settentrio­ne, è appena sbarcato con la fidanzata con un aliscafo del mattino provenient­e da Napoli. Nel suo racconto la sintesi di un paradosso: inizia ad arrivare qualche turista attratto dalle notizie di un’isola mezza vuota, con 11.000 presenze in meno e quindi più tranquilla. Coi prezzi ribassati. Su Trivago si trovano camere di alberghi sul lungomare di Lacco Ameno a meno di 70 euro a notte. È partita la campagna ‘sconti’. Lo conferma il titolare di un hotel tre stelle di fronte a uno stabilimen­to balneare di Casamiccio­la: “Con alcune offerte mirate al nord ho coperto per fine agosto le stanze liberate dalle disdette. Infatti da domenica avrò l’albergo pieno”.

I PROBLEMI torneranno in autunno. “Mi hanno disdetto gruppi per settembre e ottobre da Moncalieri, da Abbiategra­sso, da Wolfsburg (Germania), per il cosiddetto turismo termale”. In ogni caso il danno alla stagione turistica dell’isola verde è forte. La confederaz­ione degli albergator­i locali ha calcolato circa 5000 disdette e mancati incassi per 2 milioni di euro solo nelle strutture ricettive. Ai quali bisognereb­be aggiungere l’indotto: spiagge, bar, ristoranti, locali notturni. “È colpa vostra che sui giornali avete raccontato un’isola sventrata dal terremoto”, dice l’albergator­e. E fa vedere una email di disdetta di una signora di Pordenone. Nell’oggetto si fa riferiment­o “alle cause di forza maggiore derivanti da una calamità naturale” e la email accenna al rischio di nuove scosse. Un linguaggio tecnico-giuridico che mira a riottenere i 200 euro dell’acconto. Sarà battaglia, perché l’albergator­e non vuole mollare e ritiene di essere nel giusto: “I danni del terremoto sono circoscrit­ti alla parte alta di Casamiccio­la e il diritto al rimborso vale per i clienti degli alberghi dichiarati inagibili nella zona rossa, non per me, che non ho subìto nessun danno”.

L’aliscafo in arrivo venerdì da Napoli al porto di Ischia al- le 16.30 è semidesert­o. Scendono appena in sette con una valigia (gli altri sono pendolari). Roberto, polo rossa e trolley scuro: “Ho prenotato la vacanza dopo il sisma. Volevo dimostrare solidariet­à in qualche modo”. Silvio, in bermuda: “Mi hanno invitato amici, non c’era motivo per non accettare”.

GLI ALTRI sono turisti stranieri e tre signore dell’Est in arrivo per lavorare in qualche villa come donne di servizio. La vita continua. I turisti sono pochi, ma la spiaggia di San Francesco a Forio d’Ischia ieri era al completo. Chi verrà sull’isola in questi giorni farà un buon affare.

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Gli stabilimen­ti al momento sono deserti ma si prevedono tempi duri a settembre
Ansa/LaPresse Spiagge deserte Gli stabilimen­ti al momento sono deserti ma si prevedono tempi duri a settembre
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