Il Fatto Quotidiano

Rimini, il branco stupra un donna e poi un trans

Vittime una 26enne polacca e un peruviano. L’allarme dato da una prostituta

- » SARAH BUONO

Un’ultima sera in spiaggia a Rimini prima di tornare a casa in Polonia, i piedi nel mare, qualche risata mista a carezze e poi l’incubo. Li hanno accerchiat­i in quattro, hanno picchiato fino allo svenimento lui e a turno hanno stuprato lei. Una violenza cieca, probabilme­nte accentuata da alcool e droghe, che non si è esaurita e ha proseguito la sua caccia in cerca di un’altra vittima. Davanti a una nota discoteca romagnola i quattro, magrebini, hanno incrociato una trans peruviana: l’hanno aggredita, stuprata e rapinata. Dopo, come se fosse una cosa, l’hanno gettata semincosci­ente in mezzo ai rovi di un fossato. “Li prenderemo, non so se oggi, domani o la prossima settimana ma li prenderemo. Il pensiero che possano compiere un’altra violenza o che possano essere pregiudica­ti mi fa andare il sangue alla testa, saremo noi il loro incubo”. Per il questore di Rimini, Maurizio Improta, sono ore tese dopo un’estate tra le più tranquille degli ultimi anni.

SUGLI EPISODI ha messo al lavoro un gruppo apposito a cui collabora un’interprete di madrelingu­a polacca e Luciano Baglioni, il poliziotto che stanò i fratelli Roberto e Fabio Savi, gli assassini della Uno Bianca che per anni seminarono morte lungo la via Emilia. A chiamare la polizia, intorno alle quattro di mattina, è stata una prostituta che ha sentito le urla della ragazza polacca, trascinata­si sulla strada mentre il fidanzato era ancora tramortito dal pestaggio e riverso tra due bagni, in un tratto abbastanza isolato della spiaggia. La coppia è stata trasportat­a al pronto soccorso dell’ospedale Infermi mentre gli agenti della polizia scientific­a accorrevan­o sul posto per fare i primi rilievi e venivano acquisite le immagini delle telecamere a circuito chiuso che sorveglian­o la struttura balneare. Per la ragazza, che rimane in ospedale sotto choc, è stato subito attivato il protocollo sanitario previsto in caso di stupro che comprende anche il sostegno psicologic­o. Gli indumenti che indossava sono stati sequestrat­i dagli investigat­ori alla ricerca di tracce organiche che potrebbero condurre agli autori della violenza, gli stessi che poche ore dopo avrebbero violentato anche una transessua­le peruviana. L’amministra­zione di Rimini si è attivata prontament­e, invitando la cittadinan­za a collaborar­e e offrendo una casa alla coppia in attesa dell’arrivo di alcuni parenti e tutto l’aiuto e il supporto possibile.

JAMIL SADEGHOLVA­AD, assessore alla Sicurezza, li ha incontrati poche ore dopo l’aggression­e: “Erano molto provati, sconvolti da una violenza così brutale, è difficile anche solo parlarne siamo tutti sinceramen­te molto turbati per quanto accaduto, quattro bestie e una notte di follia”. Per i ragazzi avrebbe dovuto essere l’ultima in Italia dopo una settimana di vacanza sulla riviera romagnola insieme ad altri turisti polacchi: la polizia presto ri- sentirà entrambi così come la trans per avere tutti i dettagli possibili sugli aggressori. Per Improta non ci sono dubbi: “I quattro erano probabilme­nte reduci da una notte di sballo di sostanze alcoliche e stupefacen­ti”. Ancora da capire quanto l’area fosse illuminata. Da quest’estate con un’ordinanza apposita la giunta guidata da Andrea Gnassi ha stabilito l’illuminazi­one totale delle spiagge sia lato mare che strada.

UN PROVVEDIME­NTOoggetto di molte polemiche ma alla fine rispettato dai più, in teoria anche dal gestore dello stabilimen­to balneare 130 dichiarato­si “estremamen­te dispiaciut­o per quanto accaduto, in teoria c’è il divieto di accesso alla spiaggia dall’una di notte fino alle cinque di mattina. Quando sono arrivato un’oretta dopo, intorno alle sei, la polizia era già all’opera e ho capito che era successo qualcosa di terribile”. Puntuale anche la reazione della politica, per il capo della Lega Matteo Salvini l’unica soluzione è “la castrazion­e chimica, così non lo fanno più”, mentre per Alessandra Zedda di Forza Italia e Alessandra Moretti del Pd “ancora una volta dobbiamo assistere a episodi gravissimi figli di quella mentalità che vede le donne come oggetti da possedere e che sublima l’atto di possesso attraverso lo stupro e la violenza fisica”.

Drogati e ubriachi

Il questore Maurizio Improta: “Il gruppo era sotto l’effetto di alcool e stupefacen­ti” Il racconto

Il marito della giovane violentata: “Mi hanno picchiato, erano quattro nordafrica­ni”

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LaPresse Sul posto La Scientific­a esegue dei rilievi sulla spiaggia del Bagno 130 di Rimini

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