Il Fatto Quotidiano

COLPI DI SOLE

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DAL 2003 al 2013 Claudio Baglioni ha portato a Lampedusa circa trecento artisti. Sul palco della Guitgia, si sono esibiti – oltre al padrone di casa – Zucchero, Ligabue, Pino Daniele, Morgan, Luca Barbarossa, Gianni Morandi e tantissimi altri nomi della musica italiana. Tutti a titolo gratuito: i costi della manifestaz­ione, infatti, sui quali in passato non sono mancate le polemiche, erano da addebitars­i al lavoro dei tecnici, alle strutture e al trasporto delle strumentaz­ioni. Sull’isola arrivavano, però, oltre mille persone nei giorni di chiusura della stagione turistica. Nel 2006 è nata la onlus Fondazione O’ Scia’

CORREVA l’anno 2003 quando Baglioni, innamorato di Lampedusa da sempre, decideva di portare sull’isola la musica sua e di decine di altri amici artisti, in una kermesse, O’ Scia’ (che in lampedusan­o è un saluto, traducibil­e letteralme­nte con “fiato mio”), che sarebbe diventata – da lì al 2013 – l’appuntamen­to fisso per migliaia di fan. Non un concerto normale, non solo musica. I trecento artisti che in dieci anni si sono esibiti sulla spiaggia della Guitgia lo hanno fatto a titolo gratuito, rispondend­o a una chiamata ben precisa: esportare il sentimento dell’accoglienz­a che è proprio dei lampedusan­i; raccontare al mondo che immigrazio­ne non significa per forza emergenza, che l’integrazio­ne è una forma di arricchime­nto. E che quell’isola dal cuore italiano ma a un passo dall’Africa può diventare un esempio per tutti. Dopo l’ultima edizione del 2013, chiamata apposta “Ciao Scia’”, Baglioni e sua moglie hanno a lungo pensato a un modo per rinnovare l’appuntamen­to, trovare nuovi spunti, nuovi linguaggi. Ma non è stato possibile. Nel 2014 l’allora sindaca Giusi Nicolini si è inventata una cosa diversa: un “Festival delle culture mediterran­ee” chiamato “Sabir”, che nulla ha avuto a che vedere con O’ Scia’ e con quel bagaglio di esperienza che la Fondazione si portava dietro. Di fatto, ai fan di Baglioni – che infatti sull’isola non hanno più messo piede – è sembrata

L’evento

un’estromissi­one. “Sabir”, nell’ottica di Nicolini e della sua direttrice artistica, Fiorella Mannoia, è nato sulla terribile onda emotiva del naufragio del 3 ottobre 2013, quando di fronte all’Isola dei Conigli hanno perso la vita quasi 400 persone.

Lo spirito delle due iniziative, dunque, è stato lo stesso, ma le condizioni perché si parlassero non sono mai state

Lui sì che “ha le palle”. Perché ci voleva tanto coraggio a lasciare la Juventus, dopo una finale di Champions persa malamente e un rapporto ormai deteriorat­o con allenatore e società, per andare al Milan a guadagnare circa dieci milioni di euro l'anno. Non per soldi, certo, ma per onore. E su questo non si fa neanche troppa fatica a credergli: così concentrat­o su se stesso, Leonardo Bonucci, probabilme­nte, si sarà dimenticat­o pure di guardare i sette zeri sul contratto al momento della firma.

In pieno delirio di onnipotenz­a, l'ex bandiera ammainata della Juventus e già nuo- trovate (e in parte neanche cercate). Ecco perché, allora, il concerto di Baglioni del 3 ottobre – proprio il 3 ottobre – assume le sembianze di un manifesto programmat­ico e di una ripresa di scena, politica e artistica. Quasi a voler riunire le due anime della sinistra lampedusan­a, rappresent­ate proprio dai due sindaci: l’attuale Martello, ex bersaniano che ha buttato a mare la tessera del Pd, e la ex Nicolini, che Renzi ha voluto nella segreteria nazionale.

Cambio di rotta

La Fondazione O’ Scia’ e il Comune insieme per superare gli attriti degli ultimi anni

IN UN CLIMA che vuole mettere da parte le polemiche del passato, si tenterà di rinnovare il messaggio di pace e accoglienz­a ( e non di respingime­nti), perché non ci siano in

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