La morte dimenticata di Laurentin, il più grande “mariologo” del ’900
Il teologo francese avrebbe compiuto cent’anni a ottobre: ha studiato le apparizioni della Madonna
Ha ragione Vittorio Messori, tra i maggiori scrittori cattolici del nostro Paese, quando registra lo scarso rilievo che ha avuto la morte di padre René Laurentin ( nella foto): “È stato osteggiato per tutta la vita in ambito accademico. In Francia gli arroganti teologi francesi guardavano dall’alto in basso chi si occupava di cose da perditempo come le apparizioni mariane, per loro erano irrilevanti e lui soffriva in silenzio di questo ostracismo che lo dipingeva come un visionario”.
L’abbé parigino è stato infatti il più grande “m a r i ol o g o ” del secolo scorso. Era nato nell’ottobre del 1917 e avrebbe compiuto cent’anni tra un mese. Sempre Messori ri- leva la coincidenza tra la morte di padre Laurentin e il centenario delle apparizioni di Fatima, in Portogallo, quelle dei famosi tre segreti affidati a tre pastorelli.
IL TEOLOGO francese, pur interpellato dai vescovi portoghesi, declinò però l’invito a studiare il fenomeno “fatimita”. Per lui era troppo complesso e politicizzato. Del resto la fama del sacerdote “mariologo” è legata soprattutto alle apparizioni di Lourdes, nella sua madrepatria, avvenute nel 1858. In me- rito scrisse venti volumi, di cui sette solo di documenti.
Nonostante la “prudenza” della Chiesa, compresa quella di papa Bergoglio, Laurentin ha avuto poi solo certezze su Medjugorje, laddove i dieci segreti della Vergine ancora non svelati sarebbero il presagio dell’Apocalisse. Lì, a partire dal 1981, la Madonna non avrebbe mai spesso di apparire. Su Medjugorje, in Bosnia Erzego- vina, ricorda sempre Messori, che fu suo amico e confidente, padre Laurentin elaborò una tesi originale: “Può darsi che all’inizio non ci fosse. È probabile che la Madonna accorra nelle apparizioni dopo, accogliendo il richiamo dei suoi figli”.
In un’intervista recente, lo stesso Laurentin rivelò: “Tengo a sottolineare che Giovanni Paolo II disse: ‘Mi spiace dover guidare la Chiesa qui dal Vaticano e non da Medjugorje’”. Prigioniero di guerra in Germania e ordinato sacerdote nel ’46, nella sua parabola di “mariologo” l’abbé Laurentin ha scritto più di cento libri.