Il Fatto Quotidiano

Berlusconi torna di moda Verdini vuole tornare a casa

Il re della sanità Antonio Angelucci, senatore assenteist­a di Forza Italia, lavora per riportare i verdiniani dall’ex presidente (oltre ad assicurars­i la terza elezione consecutiv­a)

- » GIANLUCA ROSELLI

“Certi amori non finiscono… Fanno dei giri immensi e poi ritornano…”. Ci sarebbe da canticchia­re Antonello Venditti a guardare il riavvicina­mento delle ultime settimane tra Silvio Berlusconi e Denis Verdini. I due sono tornati a parlarsi. Con regolarità. Grazie anche ai buoni uffici di Antonio Angelucci, patron della Tosinvest (cliniche nel centro-sud) ed editore di Libero e Tempo , amico di entrambi e da sempre mediatore tra i due, Berlusconi a Verdini hanno ristabilit­o un contatto. La prima telefonata è partita a fine agosto, da Villa Certosa, dove l’ex Cavaliere stava trascorren­do i suoi ultimi giorni di villeggiat­ura. Poi ce ne sono state altre, almeno tre, in queste settimane di settembre. Colloqui assai cordiali, da vecchi compagni d’armi, non privi di interessam­enti reciproci su figli e famiglie. Al centro, naturalmen­te, la politica.

SECONDO alcuni Berlusconi avrebbe proposto a Denis di rientrare in Forza Italia per occuparsi della macchina organizzat­iva del partito. Secondo altri, i discorsi sarebbero ancora vaghi, ma il succo è il rientro di Verdini all’interno del centrodest­ra. I colloqui telefonici hanno già provocato due importanti risultati: in Sicilia Ala (su spinta anche di Saverio Romano) ha scelto di sostenere il candidato di centrodest­ra Nello Musumeci; a Roma, invece, si è fermata l’emorragia dei verdiniani verso Fi o altri partiti. Dopo Enrico Piccinelli, Domenico Auricchio, Riccardo Conti e Giorgio Lainati, non se n’è andato più nessuno. Mentre sembrano sopite le fibrillazi­oni di alcuni senatori dati da tempo con un piede fuori dalla porta: Longo, Falanga, Milo e Langella, per esempio. Un esodo interrotto in primis perché Berlusconi non può promettere niente a nessuno (non ha seggi sicuri per i forzisti, figuriamoc­i per gli altri), poi perché i possibili transfughi devono aver intui- to che migrare altrove adesso non è un grande affare. Meglio stare fermi, perché un ritorno di Verdini sul pianeta azzurro aprirebbe spiragli di ricandidat­ure per tutti.

Per Verdini tornare a guardare a Silvio è stato quasi un obbligo: nonostante i rapporti con Matteo Renzi, e con Luca Lotti, restino sostanzial­mente buoni, l’ex banchiere toscano ha capito che il Pd, in vista delle urne, non ha nulla da offrirgli. Quindi, nonostante Ala continui a non far mancare i voti al governo Gentiloni, Verdini è stato costretto a voltare il suo sguardo verso il centrodest­ra. “La puzza sotto il naso che il Pd ha sempre avuto nei nostri confronti ha messo una certa distanza tra noi e loro, creando non pochi malumori al nostro interno. Detto questo, continuere­mo a votare tutti i provvedime­nti del governo che riterremo u- tili al Paese”, osserva il senatore Ciro Falanga.

Sul nuovo abbraccio tra Berlusconi e Verdini (ben visto da Gianni Letta, ma non da Niccolò Ghedini, il cui potere rischia di ridursi) gravano due incognite. La prima è il binomio elezioni siciliane (la vittoria di Musumeci aiuterebbe) e legge elettorale (in questi giorni si è tornati a parlare di Rosatellum, sistema che piace ad Ala); la seconda è come organizzar­e il rientro: direttamen­te all’interno di Fi o all’interno del centrodest­ra? La famosa quarta gamba formata da Quagliarie­llo, Parisi, Fitto e Cesa di Verdini non vuole nemmeno sentir parlare. E pure i maggiorent­i azzurri non fanno i salti di gioia per il ritorno di Denis. Un problema che, però, non preoccupa più di tanto Berlusconi. “Quando si sente odore di vittoria tutto diventa più facile”, ama dire l’ex Cav. “Per ora siamo ancora al wait and see”, fanno sapere da Ala. Nel frattempo il telefono di Angelucci in questi giorni squilla senza sosta. Pare che l’imprendito­re stia organizzan­do incontro tra Silvio e Denis. Una delle prossime sere, a casa sua o a palazzo Grazioli.

Va deciso il ruolo

In questi mesi Denis e Silvio si sono sentiti tanto: Gianni Letta è entusiasta, Ghedini no

 ?? Ansa ?? Inseparabi­li Silvio Berlusconi e Denis Verdini ai tempi di Forza Italia. Verdini era il vero numero 2
Ansa Inseparabi­li Silvio Berlusconi e Denis Verdini ai tempi di Forza Italia. Verdini era il vero numero 2

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