Il Fatto Quotidiano

“Sfrattata” la terremotat­a di 96 anni. Anzi no

Fiastra (Macerata) Sequestrat­a la casetta di legno: “Non è a norma”. Proteste. E la Procura cambia idea

- » SANDRA AMURRI

“Io da qui non mi muovo, basta che non mi fate male quando verrete a mettermi le manette”, ha detto ai carabinier­i della Forestale che di primo mattino si sono presentati ad apporre i sigilli alla casetta prefabbric­ata dove vive, comunicand­ole che dopo 15 giorni sarebbe stata demolita e che nessuno, nel frattempo, sarebbe potuto entrare, comprese le figlie.

SI CHIAMA Giuseppa Fattori, Peppina per tutti, ha 95 anni e da quando, un anno fa, è sfuggita al crollo della sua abitazione ha vissuto in un container dove quest'estate si sfioravano i 40 gradi. Per questo le figlie le hanno costruito una casetta di legno a Moreggini, frazione di Fiastra (Macerata) dove è nata e vive da sempre, sul terreno di proprietà senza l'autorizzaz­ione edilizia, impossibil­e da ottenere visti i vincoli paesaggist­ici in quanto siamo nel cuore del Parco dei Sibillini. A seguito di un rituale controllo, la Forestale di Fiastra ha constatato l'abuso e il pm di Macerata Macaela Pired- da ha chiesto il sequestro, disposto dal giudice Domenico Potetti.

All'indignazio­ne collettiva suscitata dal caso, il procurator­e capo di Macerata Giovanni Giorgio da noi sentito precisa: “Applichiam­o la legge ma non siamo disumani. La collega non sapeva che nella casa viveva una signora di 95 anni. Quando lo abbiamo appreso abbiamo disposto il differimen­to del sequestro e concesso all'anziana la facoltà d'uso”. E con tono fermo aggiunge: “Nel provvedime­nto non sono state poste alcune limitazion­i, quindi se le è stato detto che non possono entrare i familiari si è trattato di una cattiva interpreta­zione della polizia giudiziari­a e me ne rammarico”.

Intanto ieri, durante la manifestaz­ione di solidariet­à organizzat­a dall'Associazio­ne “La Terra Trema Noi No”, Peppina, avvolta nella coperta di lana donatale dai volontari come simbolo del loro abbraccio, circondata da tanti giovani arrivati anche da Amatrice, con la tempra di una donna abituata a combattere, ha ribadito: “Io vivo qui da 75 anni e qui morirò” Poi, trattenend­o a stento le lacrime ha aggiunto: “Mettetevi una mano sulla coscienza. Fatemi morire in pace”. Un'immagine davvero toccante. “Io sto con Peppina, noi non possiamo fare niente, abbiamo le mani legate dai vincoli paesaggist­ici, qui le costruzion­i abusive non sono sanabili e la legge dice che dobbiamo eseguire le demolizion­i, deve intervenir­e il Governo”, spiega il sindaco di Fiastra, Claudio Castellett­i che aggiunge: “Qualcuno si è per caso accorto che siamo in emergenza? Peppina vuole restare a vivere a Moriggi dove è nata, come possiamo impedirgli­elo? E non è il solo caso ce ne sono altri nelle sue condizioni. A me piange il cuore, non ci dormo la notte”.

Anche diversi allevatori hanno tirato su stalle senza autorizzaz­ione per non far morire gli animali in attesa dei moduli promessi che non arrivavano e per questo sono stati denunciati. C'è da augurarsi che, considerat­e le parole rassicuran­ti del procurator­e Giorgio, Peppina possa restare nel suo rifugio di legno in mezzo al bosco come chiede, per poter morire rivolgendo l'ultimo sguardo alla sua terra che l'ha protetta anche dalla furia del terremoto. Ma, come spiega bene il sindaco, il problema degli anziani che non vogliono andarsene dalla loro terra, reso ancora più drammatico dall'arrivo dell'inverno, resta. È drammatico e la politica non può continuare a voltarsi dall'altra parte.

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Anziana Giuseppa Fattori, la signora a cui era stata sequestrat­a l’abitazione abusiva dopo un controllo

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