In tribunale la “Dinasty” degli psichiatri
Imputati i capi della Scuola di specializzazione. I legami familiari e quelli con il centrodestra
La vicenda privata di una dottoressa in Medicina che non vuole essere cacciata dalla Scuola di specializzazione in Psichiatria esplode quando la Procura di Sassari decide di scoprire come funziona la Scuola. Jasna Coiana, bocciata, non si limita al ricorso al Tar e va in Procura. Diversi colleghi confermano il suo racconto, con loro si schierano alcuni docenti. E finisce davanti a un giudice il gruppo costruito negli anni da Giancarlo Nivoli, 76 anni, psichiatra forense, già perito di parte di Annamaria Franzoni a cui però non evitò la condanna.
LA PROCURA chiede il rinvio a giudizio per Liliana Lorettu, 59 anni, medico, professore associato, direttore della Scuola e della clinica psichiatrica di Sassari, già assessore regionale ai trasporti nella giunta regionale sarda di centrodestra di Ugo Cappellacci, figlio di un commercialista di Berlusconi. C'è poi il professore emerito Giancarlo Nivoli, fondatore e a lungo direttore della Scuola, legato sentimentalmente a Lorettu. E ancora, la moglie di Nivoli, Noemi Sanna, 68 anni, ricercatrice in psichiatria e tutor nella Scuola, ex consigliera regionale di An; la figlia Alessandra, “la principessa” della Scuola secondo un'intercettazione della madre e gli psichiatri Paolo Milia e Donato Posadinu.
Tenere famiglia non è reato. Il reato, secondo il pm Carlo Scalas, è creare un falso verbale di esame per cacciare la studentessa che non accetta le regole e portarsi a casa i verbali veri, con voti diversi tra cui qualche “ottimo”, nasconden- doli alla commissione che deve decidere. Per Lorettu l'accusa è abuso d’ufficio, soppressione di atti, falso ideologico, falso materiale; gli altri rispondono a vario titolo di concorso nei diversi reati. Lorettu avrebbe inoltre convinto il collega Posadinu a dichiarare il falso sui turni di Coiana.
Tutto inizia quando Jasna Coiana denuncia che a Sassari, come in molte cliniche universitarie italiane, i professori e i ricercatori mettono i pazienti in mano agli specializzandi sin dal primo mese. La dottoressa lo ritiene pericoloso, protesta, si rivolge al rettore che però non interviene.
AGLI ATTI finisce anche il congresso annuale di psichiatria forense che si tiene ogni fine maggio all’hotel Catalunya di Alghero. Qui i reati di falso vengono aggravati, secondo il pm, dal fatto che gli imputati Lorettu, Milia e Giancarlo Nivoli ottengono “un ingiusto vantaggio patrimoniale” trasformando gli specializzandi in hostess, steward, addetti al proiettore di slides, alla segreteria, alla contabilità.
Gli specializzandi prescrivono psicofarmaci? Sono medici, come il medico di famiglia, replicano le difese. I verbali di esame sono stati nascosti a casa Lorettu? L’imputata li ha consegnati quando i carabinieri glieli hanno chiesti.
Il pm Scalas ha chiesto il rin- vio a giudizio nell’o t to br e 2015, l'udienza preliminare prosegue oggi. Tempo fa il giudice Carla Altieri ha ordinato la sospensione di Lorettu per due mesi dagli incarichi direzionali, riconoscendo la solidità delle accuse e il pericolo di inquinamento delle prove. Anche il Tar, che aveva negato la sospensiva a Colana sulla base della documentazione poi dichiarata falsa, attende l’esito del processo penale.
Il caso Un verbale d’esame nascosto e il presunto abuso degli specializzandi in clinica e fuori