Il ferrarista che umilia il disabile merita forse la cittadinanza?
Davvero interessante l’e l ze v i r o con cui, su Il Fatto del 18 settembre, Furio Colombo fotografa La (bassa) statura dei leader mondiali. Mi ha suggerito la chiosa che segue, e che mi permetto di proporre. In tutte le “organizzazioni” umane, chi controlla è alle prese con due esigenze contrapposte. Da un lato si vuole continuare a controllare/comandare, dall’altro, per far funzionare le richiamate organizzazioni, si ha bisogno di competenze/intelligenze oltre quelle al comando. La soddisfazione della seconda esigenza può risolversi in contrasto con la prima. In Italia più che altrove (ma tutto il mondo è paese, ed il motto per quanto abusato vale) quanto sopra detto si risolve da decenni con il metodo della cooptazione, e con l’analfabetismo di ritorno, descritto e denunciato dal professor Tullio De Mauro. La cooptazione prevede che chi comanda faccia salire accanto a sé qualcuno più stupido di lui. L’analfabetismo di ritorno prevede che (semplificando per ragioni di spazio), se servono ingegneri e dottori, questi siano sì capaci di costruire ponti e cucire pance, ma non capiscano una frase con più di una subordinata, non leggano più di un libro in un anno, e all’occorrenza credano che Berlusconi pensasse davvero che Ruby fosse la nipote di Mubarak.
Dal Movimento molti errori, ma rinunciare ai soldi è da eroi
Vorrei cercare di fare un po’ di chiarezza nel dibattito sul Movimento 5 Stelle.
Voglio farlo perché credo che molti dei convinti elettori del Movimento non siano affatto convinti assertori della giustezza del modello, ma abbiano aderito semplicemente alle finalità ed alla coerenza – salvo eccezioni – uniche nel panorama politico. Capitolo finalità: osservando la piega che sta prendendo la situazione sociale (anche a livello globale), qualcuno può aspettarsi buone evoluzioni lasciando immutate politiche, personaggi e vecchi cliché? Il M5S è l’unico che porge seriamente l’orecchio a politiche e modelli alternativi, comprese le panzane, ovviamente.
Capitolo coerenza: diciamoci la verità: chi, fra le persone normali, quelle che “tirano a campare” con 1.000/ 2.000 euro al mese, non quelle con situazioni economiche e patrimoniali solide e tranquille, rinuncerebbe a cuor leggero ai due CARO FURIO COLOMBO, a me sembra che l’occupare di proposito (ovvero sapendolo) lo spazio di parcheggio di un disabile, sia un atto vile e barbaro che però non è un reato. La pena (una multa) è ovviamente mite. Ma come colpire l’estrema violenza dell’usurpatore che, avvertito, non se ne va, insulta e spintona? IL FATTO È ACCADUTO a Milano e ha tre caratteristiche che vale la pena di raccontare e di ricordare. La prima è che qualcuno, in via Montenapoleone (ovvero la gran via di Milano) ha parcheggiato la sua Ferrari in modo non solo da occupare uno spazio riservato ai disabili, ma posizionandosi in modo da impedire l’apertura della pedana per far discendere la carrozzella di un disabile dall’auto vicina.
La seconda caratteristica dell’evento è che il disabile a cui era impedita la discesa era un bambino. Di solito questo fatto per le persone normali fa differenza. Inutilmente il padre del bambino ha fatto notare che gli bastava un metro per aprire il portellone. È importante notarlo perché a volte i parcheggi sono a incastro e lo spazio (a parte occupazione ingiusta e illegale) per una manovra non c’è. Ma lo spazio c’era, e bastava tornare un secondo al volante per muovere l’ingiusto ingombro. Questo sempre per una persona nornale.
Terzo. Nel nostro caso l’uomo ha schiaffeggiato e spintonato il padre del bambino (mi riferisco alle cronache e alle agenzie) e ha dichiarato di fregarsene della polizia (se qualcuno la volesse chiamare), delle multe, dei disabili. E se ne è andato. C’era gente intorno? C’era. terzi dei suoi legittimi guadagni? Questi sono degli eroi! Ma essendo anche delle persone comuni, ogni tanto la sciocchezza ci scappa. Il consenso intorno al Movimento è veramente trasversale: dalla destra – senza esclusione dei fascisti dichiarati – alla sinistra, comunisti inclusi – anche se di meno, perché sono i più cocciuti. Tutte persone che pensano che, continuando a foraggiare i soliti personaggi, che hanno come loro unico faro il loro personale tornaconto, andremo tutti rovinosamente a sbattere.
Minimizzare il caso Consip è un disperato depistaggio
L’atteggiamento degli attuali governanti, confortati dalle casse di risonanza di gran parte dei media, sul caso Consip può essere così sintetizzato: prima nascondono la notizia, poi minimizzano il fatto principale e accentuano alcuni dettagli Forse non tanto per il bambino disabile quanto per la Ferrari.
La polizia è stata chiamata? La risposta è sì, ed è arrivata subito.
La storia era breve, semplice, odiosa e bene illustrata dalla posizione delle auto. Segue immediata ricerca di testimonianze da parte della polizia a sostegno del padre e del bambino. Ricordiamoci il tempo: due giorni fa. Ricordiamoci il luogo: centro di Milano.
Così come ce la raccontano, Milano, in quella bella, lussuosa strada in cui si viene a comprare dalmondo, sembrava Partinico ai tempi di Salvatore Giuliano. Nessuno aveva visto, sentito o notato nulla. Lusso e arroganza, maleducazione e violenza, suggeriscono potere da cui è meglio stare alla larga.
Per fortuna è seguito un intelligente atto di riparazione che sarà stato un regalo per il piccolo, appassionato di corse. La Ferrari ha invitato il bambino e tutta la sua famiglia a Maranello.
Servirà per aiutarlo a dividere, nella sua testolina, l’immagine dell’auto dall’uomo che deliberatamente gli ha sbarrato la strada insultando e malmenando il padre.
Se fossi il presidente della Repubblica chiederei ai miei consiglieri di studiare il caso per vedere se si può togliere a uno così la cittadinanza italiana. Mancano tutti i valori che pretendiamo dagli stranieri.
00184 Roma, via di Sant’Erasmo n°2 lettere@ilfattoquotidiano.it superflui, infine, gridano al complotto. Cercano disperatamente di erigere un muro di gomma, affinché l’eco della vicenda non desti l’attenzione dell’opinione pubblica. Agiscono come quei tecnici che, per realizzare un isolamento acustico tra due ambienti, utilizzano dei pannelli costruiti con materiale fonoassorbente. Però, basta che si apra una fessura anche di pochi millimetri per rendere inefficace l’opera di isolamento e consentire al suono di diffondersi. Nel nostro caso la fessura è rappresentata dagli scoop del Fatto , un giornale che, dopo aver neutralizzato il muro di gomma, ha provocato un enorme boato recepito anche dai sordi che si rifiutano di sentire.
I contratti ogni 28 giorni sono un volgare mezzuccio
Nonostante siano già stati multati, gli operatori telefonici continuano ad inviare le bollette ogni quattro settimane. Oltretutto trattasi di multe irrisorie rispetto agli enormi profitti di cui godono. Questi signori avrebbero potuto tranquillamente aumentare le tariffe considerato che il libero mercato lo consente invece di ricorrere a mezzucci che definire volgari è fare complimenti.
Il consumatore è praticamente indifeso e la politica non fa nulla per tutelarlo.
Dopo Genova e Palermo Grillo sbaglia ancora scelta
La monocandidatura di Di Maio a premier per i 5 stelle, insieme ai 7 “avatar”, conferma ulteriormente la sensazione di un movimento verticistico, escludente, eterodiretto, chiuso su se stesso, settario e, per dirla con un unico termine, poco democratico, cosa che impensierisce parecchio in vista delle DIRITTO DI REPLICA
In merito all’articolo “Il Ministero di Delrio premia gli indagati sui filtri antipolveri” pubblicato nei giorni scorsi su Il Fatto, il Ministero precisa quanto segue.
Uno dei dirigenti citati nell’articolo è stato incaricato di seguire, come Responsabile Unico del Procedimento, una procedura di gara. Si tratta di un compito nell’ambito della ordinaria amministrazione legato alle funzioni istituzionali del dirigente, previsto dalla normativa vigente in materia di appalti pubblici. Peraltro l’oggetto della gara nulla ha a che vedere con la tematica relativa ai Fap.
Per quanto riguarda i Fap, si richiama quanto documentato sul sito del Ministero nel luglio 2017. I filtri anti-particolato sono parte integrante dei veicoli diesel che vengono omologati, sono cioè “nativi” nei motori diesel, e ciò significa che a livello europeo vi è la condivisione del fatto che contribuiscono ad abbattere le emissioni. Il Cnr-Istituto Motori afferma, dopo uno studio in merito, che i Fap rappresentano la migliore tecnologia disponibile per l’abbattimento delle emissioni sui diesel. I Fap interessano 8 milioni di veicoli nuovi, mentre i dispositivi di retrofitting, cui si fa cenno nell’articolo, riguardano 10 mila veicoli, quindi con una incidenza relativa. Infine, come viene riportato dal Fatto, per quanto la sostanza NoX, dal primo settembre 2017 la Commissione Europea ha stabilito l’entrata in vigore del nuovo ciclo di prova. Decisione che il Governo, e nello specifico questo Ministero, ha contribuito in modo deciso ad assumere.
Furio Colombo - il Fatto Quotidiano