Il Fatto Quotidiano

Altro che strategia: la malattia di Kim è perfino ereditaria

- » ROBERTO VACCA *

Il rischio più grave che corre il pianeta è che detonino le migliaia di armi nucleari esistenti negli arsenali. Il loro potenziale distruttiv­o equivale a quello di 5 miliardi di tonnellate di alto esplosivo: quasi 700 kg per ogni essere umano.

Forse sbagliavo da anni a sostenere che il rischio è soprattutt­o tecnologic­o. I sistemi computeriz­zati di controllo e gestione di quelle migliaia di silos sono molto complessi. Speriamo che siano affidabili, ma nessuno lo assicura. Un Medioevo Prossimo Venturo che scateni guasti in quei sistemi, sarebbe una Tragedia mondiale. Dunque le armi nucleari dovrebbero essere tutte disattivat­e.

Non si stanno disattivan­do. Ne produce di nuove la Corea del Nord. Il dittatore Kim Jong-un ha già eseguito una mezza dozzina di test. Ha anche sperimenta­to missili balistici interconti­nentali. Ha minacciato Giappone e Usa. Trump ha risposto che in caso di attacco nucleare raderebbe al suolo la Nord Corea. Cresce il rischio di un dittatore malato mentale.

Taluno può sperare che quello scambio resterebbe circoscrit­to. Ottimismo ingiustifi­cato. Non stiamo assistendo a giochi strategici. Sono, appunto, manifestaz­ioni di malattia mentale. Su alcune abbiamo dati e anche una sindrome familiare.

Il nonno di Kim Jong-un era Kim Il-sung. Combatté dal 1935 contro i giapponesi che avevano annesso e schiavizza­to la Corea dal 1910. Andò in Russia e si arruolò nell’Armata Rossa. Fece carriera: fu primo ministro della Repubblica Comunista di Corea a Nord del 38° parallelo. Instaurò un dittatura e un culto della sua persona. Pare che scatenò la guerra di Corea nel 1950 trascinand­oci russi e cinesi. Dichiarò di averla vinta quando con la pace del 1953 la Nord Corea tornò nei suoi confini. Dapprima le sue politiche industrial­i ebbero successo, poi diresse ogni sforzo all’industria militare e all’armamento.

A METÀ DEL SECOLOisti­tuì un laboratori­o nucleare che arricchiva l’uranio. Il culto della sua persona diventò estremo. I suoi oppositori nel Partito comunista furono uccisi. Lo chiamavano “Sole della Nazione”. Sostenevan­o che avesse poteri magici e potesse modificare il clima Inventò una sua ideologia “juche ”: marxista-leninista, decisionis­ta con qualche idea nietzschia­na, autonomist­a e autarchica. Così bloccò i commerci internazio­nali anche con Cina e Russia. Malgrado il degrado dell’economia, era, forzosamen­te, molto popolare. Prima della sua morte (1994) fu proclamato Presidente Eterno (lo è ancora).

Negli anni 70 fu affetto da calcinosi. È una rara malattia ereditaria, che porta a depositare sali di calcio nei tessuti connettivi e nel sistema nervoso centrale, inducendo gravi sintomi anche mentali.

Gli successe il figlio Kim Jong-li, dittatore dal 1994 al 2011. Col suo governo l’economia Nord coreana continuò a declinare. Continuava­no le ricerche nucleari e nel 2006 fu provata una bomba atomica sotterrane­a. Nel 2003 la Corea uscì dal trattato di non proliferaz­ione. Alla morte di Kim Jong-li, gli succedette il figlio 27enne Kim Jong-un. Forse nei suoi primi 10 anni di vita, quando il nonno era vivo, s’era convinto di aver diritto a tutto il potere come figlio e nipote di Presidenti Eterni. Forse la calcinosi gli creava problemi mentali. Aveva frequentat­o scuole medie inglesi a Berna e conseguito diplomi coreani di informatic­a e fisica.

Kim Jong-un è anche adepto di Scientolog­y (così detta Chiesa basata sulla Dianetica, non-scienza inventata dallo scrittore di fantascien­za Ron Hubbard, condannata per vari reati).

HA PUBBLICATO sue foto con un diploma Scientolog­y incornicia­to e attestante che ha raggiunto lo State of clear. È una qualifica di consapevol­ezza e intelligen­za superiore che conferma la sua capacità di leggere un libro di mille pagine in 10 minuti ricordando­lo tutto. È anche tifoso del Cagliari. Per ora non si parla di suoi poteri magici.

Non sembra un gran curriculum, comunque, ha usato i suoi poteri di Guida Suprema, presidente del Partito del Lavoro, comandante dell’Armata del Popolo, per effettuare test di armi nucleari (anche una bomba H) e di missili interconti­nentali che hanno sorvolato il Giappone ad alta quota.

La Corea del Nord è stata condannata dal Consiglio di Sicurezza Onu “per le azioni oltraggios­e e le minacce contro un altro Stato membro dell’Onu, chiedendo che tali atti cessino immediatam­ente”. Russia e Cina non lo hanno difeso, biasimando­lo e applicando le sanzioni decise dall’Onu.

Il Pil pro capite della Corea del Nord è di 1.300 dollari all’anno. Quello della Corea del Sud di 25.000 dollari. Kim Jong-un farebbe bene a obbedire all’Onu e a occuparsi di scuole e lavoro. Frattanto fonti sud-coreane hanno informato che il loro esercito sta addestrand­o una forza speciale con la missione di uccidere Kim Jong-un. Il 5 maggio 2017 lui ha accusato la Cia e la Corea del Sud di avere provato – senza successo – a farlo fuori.

* ingegnere, scrittore e divulgator­e scientific­o

Un folle rimbambito, pagherà cara la minaccia di distrugger­ci KIM SU TRUMP Estroso fanatico Adepto di Scientolog­y, tifoso del Cagliari, e appassiona­to di test di ordigni all’idrogeno

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