FIANO, “GIOVINEZZA” MA SOLO NELL’URNA
LARGO AI GIOVANI. Per Emanuele Fiano è un programma di vita (nulla a che fare con la canzone Giovinez
za , però, che a norma della legge antifascista prodotta a suo nome potrebbe anzi dover essere bandita). Non la giovinezza, ma i giovani, che lui incentiva come può, ogni qualvolta gli si presenta l’occasione. Ieri, per dire, da relatore, il deputato dem che si preoccupa dei ragazzi ha pre- sentato e fatto approvare un emendamento alla legge elettorale di questo tenore: nel caso in cui due candidati primi classificati in un collegio uninominale ottengano lo stesso numero dei voti “è eletto il più giovane d’età”. Motivo spiegato dallo stesso Fiano: “È solo una norma di chiusura residuale”, cioè è una cosa che non succederà mai e poi mai e si scrive solo per evitare un caso improbabile ma nel novero delle pos- sibilità, “ma che comunque potrebbe favorire la presentazione di candidati giovani” (ci sarebbe una contraddizione logica, ma la giovinezza non si cura di queste minuzie). Il berlusconiano Francesco Paolo Sisto (FI), invece, immerso in vecchi riti del passato, ha controproposto: no, che sia eletto il candidato più anziano. Poi la logica non aristotelica di Fiano ha prevalso e i giovani possono godere di questo nuovo beneficio. Beati loro.