Marroni ai pm: Russo non spinse per Romeo
Consip Secondo L’Espresso il “compare” del papà del leader dem avrebbe raccomandato Cofely e non l’immobiliarista campano
Durante gli incontri con l’ex amministratore di Consip Luigi Marroni, Carlo Russo non avrebbe mai chiesto di aiutare Alfredo Romeo per la gara Fm4 da 2,7 miliardi. Il gruppo sponsorizzato da Russo sarebbe quello capeggiato dalla francese Cofely e di cui faceva parte anche il Csel, Consorzio Stabile Energie Locali. In pratica Russo avrebbe fatto il tifo per lo stesso gruppo caro anche al deputato di Ala, Ignazio Abrignani, e – secondo Marroni – al suo leader Denis Verdini.
QU ESTO avrebbe dichiarato davanti ai pm romani Luigi Marroni a giugno quando è stato risentito dopo i primi interrogatori di dicembre del 2016 con i pm di Napoli. A riportare la notizia è L’espresso.
Quanto pesa questo dato nell’economia dell’indagine a carico di Tiziano Renzi?
Certo è un punto a favore della difesa ma non segna la fine della partita.
Marroni non ha mai fatto il nome di Romeo, nemmeno nei suoi due primi verbali. Il 20 dicembre ai carabinieri del Noe e poi ai pm di Napoli, disse di non ricordare il nome della società sponsorizzata da Russo. Disse che Tiziano Renzi gli chiese dopo l’estate del 2015 di ricevere Russo e raccontò ai pm napoletani i tre incontri avvenuti con cadenza trimestrale in cui il compare di Tiziano chiese subito a Marroni di alzare i punteggi nella gara Fm4 di una società non precisata. Marroni descrisse poi il secondo incontro con Tiziano Renzi che gli chiedeva di assecondare le richieste di Russo a cui però non diede seguito. Già allora – a dire il vero – Marroni aveva fatto intendere che la società cara a Russo non era quella di Romeo. E già allora aveva fatto capire che potesse essere la stessa cara al duo Abrignani-Verdini, cioè il gruppo di Cofely.
Carlo Russo e Tiziano Renzi sono stati iscritti sul registro degli indagati per traffico di influenze illecite dopo questi verbali perché “si facevano promettere indebitamente” da Alfredo Romeo (...) l'erogazione di somme di denaro mensili, come compenso per la loro mediazione verso Marroni, in relazione allo svolgimento delle suddette gare”. La prova regina sarebbe stato il foglietto trovato nella spazzatura e vergato, secondo i pm, da Romeo con su scritta l’offerta dei “30 mila euro al mese per T.”, alias Tiziano Renzi.
Il fatto che Russo non sia andato da Marroni a chiedere di aiutare Romeo è un elemento che rende più difficile la prova del reato ma non lo esclude. Se la promessa dei soldi c’è stata da parte di Romeo e se Tiziano Renzi ne era consapevole, potrebbe essere sufficiente l’accettazione della promessa stessa per configurare il reato, anche senza l’esecuzione dell’impegno preso da parte di Russo.
Le ultime dichiarazioni di Marroni devono essere poi inserite in una cronologia che le rende più comprensibili. La gara Fm4 parte nel 2014 ma le graduatorie sono state stilate dalla commissione nell’aprile 2016. Gli otto incontri registrati dai carabinieri tra Carlo Russo e Alfredo Romeo, in cui quest’ultimo chiede a Russo di aiutarlo con Luigi Marroni, vanno dal 3 agosto al 19 otto- bre del 2016, quindi sono tutti successivi alla graduatoria. In ipotesi Russo potrebbe avere giocato due partite nella Fm4. Nel primo tempo potrebbe avere sponsorizzato un’impresa (Cofely?) per alzare la sua posizione in graduatoria, grazie al peso ottenuto con la presentazione di Tiziano Renzi su Marroni.
DOPO LA COMPILAZIONE delle graduatorie nell’aprile del 2016, (dove Cofely è in ottima posizione con 4 lotti per 582 milioni) Russo ad agosto potrebbe avere tentato di proporsi a Romeo come garante dell’assegnazione.
Come Romeo diceva a Russo il 3 agosto 2016, Marroni lo trattava come “una chiavica“. Nella gara Fm4 Romeo temeva che Marroni gli togliesse dalle mani i tre lotti nei quali era primo per complessivi 609 milioni, come già aveva fatto per ragioni formali in un’altra gara. Russo – secondo la lettura data dai carabinieri alle sue conversazioni – lo rassicurava e affermava di essere intervenuto su Marroni. Romeo però era tutt’altro che soddisfatto. Ecco perché chiedeva di fare una “bisteccata” con Tiziano Renzi. Romeo – nell’ipotesi dei pm e dei carabinieri – non offriva 30 mila euro a T., alias Tiziano Renzi, al mese per essere primo nei lotti della gara. Quella partita l’aveva già vinta non grazie a Marroni ma – secondo lui - nonostante Marroni.
Nelle conversazioni registrate Romeo – secondo il Noe - vuole pagare Tiziano Renzi per avere “una polizza assicurativa” contro “le schifezze” che teme da Consip.
Se Marroni non mente, quindi, si può ipotizzare che (prima di trattare i 30 mila con Romeo per T.) grazie alla presentazione di Tiziano Renzi in Consip, Russo abbia spinto su Marroni a favore di un rivale di Romeo per aumentare i suoi punteggi. Ora si scopre che – secondo quanto L’Es pres so sostiene sia contenuto nel verbale di Marroni – questa impresa sarebbe il gruppo capeggiato da Cofely, con all’interno Csel.
Luigi Massetti, amministratore di Csel però dice: “Io non conosco Carlo Russo né Tiziano Renzi. E penso che anche gli altri partecipanti al mio raggruppamento non abbiano avuto rapporti con loro, soprattutto la capogruppo Cofely”.
Anche Ignazio Abrignani, che rappresentava gli interessi di Csel, ci dice: “Mai visto né sentito Russo e mi risulta che anche Verdini non lo conosca”.
L’accusa
L’ipotesi di traffico di influenze per i due amici si indebolisce ma resta in piedi