L’ISPETTORE PORRO TORCHIA TRONCHETTI
LA SERA DIMERCOLEDÌ 4 ottobre i pochi ma fortunati 509 mila telespettatori di Matrix (Canale 5) hanno assistito a un impagabile saggio di giornalismo investigativo. Il conduttore Nicola Porro non ha intervistato ma torchiato Marco Tronchetti Provera, reduce dall’esordio in Borsa della sua Pirelli. Domanda: “Senta, Pirelli due anni fa esce dalla Borsa. Dopo due anni, cioè oggi, ritorna in Borsa. Ma ce lo spiega com’è possibile che prima la si toglie e poi la si mette?”. Risposta: “Glielo avevo detto anche due anni fa che sarei tornato in Borsa, lei non mi ha creduto...”. Porro lo inchioda: “E qua adesso sta a dimostrare che è tornata”. Ecco, appunto. Nuovo fendente: “Adesso la incalzo su un altro aspetto”. Tronchetti è teso. “Come fa a dire che, con il 45 per cento che hanno i cinesi, la Pirelli non è cinese?”. L’imputato, messo alle strette, tira fuori le unghie: “Perché il 55 per cento non è dei cinesi”. Allora il giornalista investigativo affonda il coltello: “La giustizia in Italia è un freno al nostro sviluppo?”. Risposta interlocutoria: “Sono stato indagato per 18 o 19 cose e sono sempre stato assolto”. Parte il missile: “Ma perché un imprenditore dev’essere indagato per 18 o 19 cose?”. Qui arriva la rivelazione: “Molti scrivono cose, i procuratori leggono i giornali, alla fine, se tutti scrivono la stessa cosa...”. Porro si arrende: “È un po’colpa nostra”. Non avremmo saputo dirlo meglio.