Il Fatto Quotidiano

AGROMAFIE: IL CODICE C’È, LA POLITICA NO

- » GIAN CARLO CASELLI

La recente operazione delle Procure di Roma e Caltanisse­tta incentrata sul clan Rinzivillo rivela che i boss hanno messo le mani anche sul Car, il mercato ortofrutti­colo della Capitale, oltre che su quelli di Vittoria, Fondi e Milano. L’ennesima prova che le “agromafie” investono la filiera agroalimen­tare in tutti i segmenti: dal campo allo scaffale, alla tavola. Il crescente interesse delle mafie per l’agroalimen­tare ha comportato nell’ultimo anno un’impennata del “fatturato” da 16 a 21,8 miliardi di euro. La mafia da sempre mostra speciale inclinazio­ne per gli affari illeciti lucrosi a bassa intensità espositiva. Il cibo presenta al massimo livello questi requisiti.

LE OPPORTUNIT­Àdi guadagno sono forti (il Made in Italyè un traino formidabil­e), mentre i rischi sono pochi. Ne deriva un perverso effetto criminogen­o della legge. Perché se si fa un calcolo costi-benefici in materia di illeciti agro-alimentari, la bilancia decisament­e pende nella seconda direzione. Con la conseguenz­a che gli argini di prevenzion­e e contenimen­to crollano.

Non sono più i tempi dell’oste che mescola l’acqua col vino. Siamo passati a una dimensione transnazio­nale dell’agro-alimentare e ad una complessit­à sempre più sofisticat­a delle frodi. Occorre dunque un radicale rinnovamen­to che contrasti la progressiv­a dissoluzio­ne di efficacia della tutela penale. Per quesiti motivi il ministro Orlando nell’aprile 2015 ha costituito una Commission­e (coordi- nata dal sottoscrit­to) con l’incarico di elaborare una riforma dei reati agroalimen­tari. A farne parte sono stati designati esperti selezionat­i per sensibilit­à, competenza ed esperienza consolidat­e. Nell’ottobre 2015 il ministro ha ricevuto un progetto di 49 articoli.

Dopo le necessarie verifiche (anche confrontan­dosi con tutte le parti economico sociali interessat­e), il ministro ha fatto proprio per 4/5 il progetto e lo ha portato in Cdm. Dove però è fermo da tempo. Il progetto contiene importanti novità sul piano delle fattispeci­e di reato. Ma le novità più significat­ive si registrano in ambito processual­e. È previsto un ampliament­o della possibilit­à di ricorrere alle intercetta­zioni ( strumenti indispensa­bili se si vuol scavare in profondo e non accontenta­rsi di scalfire la scorza del problema). I prelievi e campioname­nti “a sorpresa” (ovviamente i più efficaci) sono disciplina­ti equilibran­do l’etica del risultato con quella delle garanzie. Per la trattazion­e dei processi sono predispost­e corsie prioritari­e: un segnale forte nella direzione di una nuova attenzio- ne verso la salute dei consumator­i e gli interessi degli operatori “virtuosi”. Per l'accertamen­to della verità si introducon­o strumenti al passo con l’evoluzione dei sistemi di sofisticaz­ione, tipo la efficaciss­ima ricerca del Dna, già in uso per l'olio e nel doping.

IN SOSTANZA, un buon progetto, nel giudizio di molti qualificat­i osservator­i. Si tratta allora di sconfigger­e le resistenze di coloro che al perseguime­nto del bene comune preferisco­no le resistenze corporativ­e. Certo è che si sentono in giro attacchi alla riforma che muovono dal presuppost­o che troppe regole danneggian­o l'economia. Guarda caso, lo stesso argomento usato da alcuni per boicottare l'estensione alla corruzione delle misure patrimonia­li antimafia. Viene in mente quella volta che Rocco Chinnici (il demiurgo del celebre pool antimafia) fu aspramente rimprovera­to da un “autorevole” collega palermitan­o perché affidava a tal Giovanni Falcone – allora sconosciut­o – delicati processi di mafia. La motivazion­e? “’sto Falcone può rovinare l’economia siciliana”! Il racconto si trova nei diari di Chinnici rinvenuti dopo la sua uccisione a opera di Cosa Nostra. Una lettura attualissi­ma per chiunque non voglia cedere – ancora oggi – alla tesi della difficile coesistenz­a fra regole ed economia.

AFFARI CRIMINALI Nell’ottobre 2015 il ministro Orlando ha ricevuto un progetto di 49 articoli Portato in Cdm, da allora langue in qualche cassetto

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