Tagli ai vitalizi, binario morto: un altro rinvio
Il termine per la presentazione degli emendamenti fissato per il 23 ottobre
Giornata
complicata, ieri, per il presidente del Senato, Pietro Grasso, che si è trovato a gestire la riunione di una delicata “capigruppo” chiamata a decidere la calendarizzazione dei ddl sulla legge elettorale e sui vitalizi approdati a Palazzo Madama, tirato per la giacchetta da Pd e Forza Italia e letteralmente inseguito dalle proteste dei 5Stelle.
DICIAMO SUBITO che la conferenza dei capigruppo ha deciso che la legge elettorale approderà in aula il 24 ottobre e che il taglio dei vitalizi rimane parcheggiato in Commissione. Il termine per la presentazione degli emendamenti al provvedimento è stato fissato per le 13 del giorno prima. “Quando siamo giunti al piano per arrivare allo studio del presidente Grasso, dove ci a- vevano detto che si stava svolgendo la conferenza dei capigruppo, siamo stati bloccati dagli assistenti parlamentari, che ci hanno impedito di arrivare al piano” ha denunciato Carlo Sibilia (M5S) che ha organizzato con una quarantina di colleghi senatori e deputati un sedicente flash mob dentro Palazzo Madama, inalberando cartelli con la scritta “tagliate i vitalizi non la democrazia”. L’obiettivo era chiedere la precedenza sulla legge elettorale per approvare subito la riforma del sistema delle prebende di fine mandato per i parlamentari e i loro familiari. La decisione di spostare la Conferenza dei Capigruppo del Senato dalla Sala Pannini all’“anticamera dello studio del Presidente”, come ci tengono a precisare fonti di Palazzo Madama, era stata presa dal presidente Grasso poco prima e sarebbe stata accolta anche con una serie di sfottò da tutti i presidenti dei gruppi parlamentari. “Presidente ha problemi di deambulazione ?”, ha chiesto ironicamente uno dei partecipanti, mentre un altro si sarebbe lanciato in un paragone storico inquietante: “Dove siamo a Vichy?”, facendo riferimento a quando i parlamentari francesi nel 1940 si spostarono da Parigi alla città dove si era insediato il governo fascista guidato dal maresciallo Philippe Pétain. Gras- so ha sorriso alle battute senza dare spiegazioni ufficiali sul cambio di sala, dovuto in realtà al flash mob dei parlamentari M5S
“EVIDENTEMENTE hanno avuto paura dei nostri cartelli”, ha commentato con i cronisti presenti il senatore Nicola Morra dei 5Stelle, che confortati dal successo tattico acquisito con l’arrocco di Grasso e della Capigruppo, ha atteso al varco il presidente del Senato in aula, con gli stessi cartelli. “Chiedo che sia calendarizzata già da giovedì mattina la legge sull’abolizione dei vitalizi” è tornato alla carica il senatore M5S Vito Crimi intervenendo in aula sula calendarizzazione dei lavori. Alla fine del suo intervento, i senatori Cinque Stelle si sono alzati in piedi e hanno mostrato i car- telli già sollevati in occasione della capigruppo.
Il presidente Grasso ha invitato ad abbassare i cartelli: “Li abbiamo già visti bene”. I senatori sono stati poi richiamati nuovamente mentre è intervenuto il senatore Mazzoni che annunciava il parere favorevole del gruppo Ala al Rosatellum bis. “Non si accettano né provocazioni nè risposte alle provocazioni”, ha sentenziato Grasso.
“La legge sui vitalizi verrà approvata entro la fine della legislatura: la Commissione ha fissato il termine per gli emendamenti, e la legge va avanti” ha detto intanto il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, Luciano Pizzetti, arrivando in Commissione Affari costituzionali del Senato, dopo la Conferenza dei capigruppo. Annuncio caduto nell’indifferenza generale.
Grasso inseguito Un flash mob di 40 senatori organizzato dal M5S costringe il presidente a cambiare sala