Il Fatto Quotidiano

Consulenti, la Raggi contro l’Espresso. Spende meno, ma calcola solo il suo staff

Settimanal­e considera i 102 contratti presenti nelle delibere, anche quelli già cessati

- » ANDREA MANAGÒ

Il rimpallo di cifre sul costo dell’attuale staff a chiamata esterna del Campidogli­o tra l’Espresso, che dedica al tema il servizio di copertina del suo ultimo numero, e la sindaca di Roma Virginia Raggi ha acceso una polemica su una voce di bilancio che, in un anno e mezzo di giunta a 5 Stelle, non aveva onestament­e destato clamori. Sono altri, in fondo, i nodi politici su cui si finora è incagliata l’esperienza di governo del Movimento nella Capitale.

LE NOMINE sono state uno dei punti deboli dell’amministra­zione a 5 Stelle, soprattutt­o visto l’esito di alcune scelte, come nel caso di Raffaele Marra prima vice capo di gabinetto e poi alla guida del Dipartimen­to Personale, ma non per il loro costo. Perché l’impegno di spesa per i collaborat­ori esterni chiamati dalla Raggi e dai suoi assessori – un mix di tecnici, legali, giornalist­i e militanti – è obiettivam­ente inferiore a quello degli ulti- mi sindaci che l’hanno preceduta. Una circostanz­a parzialmen­te dovuta al fatto che alcune nomine apicali solitament­e affidate a personale esterno con contratti onerosi – tra cui capo ufficio stampa, capo di gabinetto e capo segreteria di diversi assessorat­i – non sono state fatte. E in parte al tentativo di applicare una spending review sui consulenti esterni.

Il settimanal­e stima 102 collaborat­ori con contratto a tempo determinat­o chiamati a ricoprire incarichi tra gabinetto, giunta, assessorat­i e aziende partecipat­e con una spesa pari a 5 milioni di euro l’anno. La sindaca replica con una cifra dimezzata: 54 persone a chiamata diretta con un esborso di 3,8 milioni di euro e rivendica: “Si passa dai circa 12 milioni di euro del 2012 ai 7 milioni del 2013 ai nostri 3,8 milioni”. Secondo i calcoli del Fatto sono state firmate delibere di assunzione a tempo determinat­o per 79 persone nei sedici mesi dalla giunta Raggi.

Una divergenza sulle cifre che si può provare a spiegare interpreta­ndole. La sindaca parla di 54 persone, ovvero il numero di collaborat­ori che sono attualment­e nel suo staff ed in quello degli assessorat­i: 9 all’Ambiente, 6 alla Cultura, 5 ai Trasporti, 4 al Commercio. La cifra utilizzata dal settimanal­e invece tiene conto del totale complessiv­o dei contratti presenti nelle delibere, alcuni dei quali sono già cessati, e anche degli incarichi ai vertici delle partecipat­e, ma in questo caso si tratta di nomine obbligate ed ineludibil­i.

CI SONO quattro casi, poi, in cui un componente dello staff è passato successiva­mente in giunta: Andrea Mazzillo, Luca Montuori, Margherita Gatta e Cristiano Cerasatto, diventati tutti assessori con relativa cessazione del contratto. Una circostanz­a figlia dell’assenza di una classe dirigente del Movimento cinque stelle romano con esperienza per ruoli di vertice, che ha portato alla loro promozione. Nel totale delle delibere inoltre figurano anche quelle con ruoli terminati anzitempo come quello dell’ex capo di Gabinetto Carla Romana Raineri. Mentre alcune nomine presenti in delibera, spiegano dal Campidogli­o, “non sono state successiva­mente convertite in contratti”.

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Ansa Palazzo Senatorio La sindaca di Roma, Virginia Raggi, del Movimento 5 Stelle

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