“Le accuse a Harvey Weinstein distolgono da quelle a Trump”
venendo fuori soltanto ora queste cose? A me colpisce anche l’omertà di questo sistema hollywoodiano fatto di un opportunismo raccapricciante.
In che senso opportunismo?
Finché Harvey ha fatto comodo, nessuno ha parlato. Ora l’Academy gli toglie addirittura gli Oscar.
Non le sembra un gesto appropriato?
Credo sia ipocrita. Dov’era l’Academy in tutti questi anni? Nessuno di loro era a conoscenza di ciò che succedeva? Ma se lo so io... ame pare soltanto una caccia allo stre- gone.
E in Italia? Asia Argento ha accusato anche un regista/attore italiano di averla molestata.
Quando si lancia un’accusa del genere dovresti fare anche il nome. Trovo grave anche in questo caso l’omertà dell’ambiente. È come se si svegliasse Biancaneve e scoprisse che uno dei nani è un delinquente. Ma dov’erano tutti?
Anche da noi quindi c’è un Weinstein secondo lei? Secondo me non c’è un Harvey italiano, perché in Italia è tutto in scala ridotta. Ma in ogni caso, il principio è lo stesso. Chi ha il potere, lo esercita. Un potere anche intimidatorio nei confronti dei colleghi registi. Non è soltanto una questione femminile.
Cosa intende?
Voglio dire che non è solo una questione di letto, e che oltretutto riguarda ogni nicchia di potere. Anche quello della tv. Non c’è mica solo Harvey. Guardi, io gli darei un Oscar proprio ora a Weinstein, pensi un po’.