Palermo, incubo Isis per il Festino di Santa Rosalia
Karim torna a Palermo che mancano dieci giorni al Festino di Santa Rosalia, la patrona indiscussa della città. Un Evento, con la maiuscola, che cade ogni anno il 14 luglio. Karim sbarcò in Sicilia con la sua famiglia che ancora non era tempo di barconi. L’escamotage del visto turistico, per poi perdersi nel ventre popolare e povero di Ballarò. Karim ha sofferto la miseria, ha visto i genitori massacrarsi di lavoro nero, ma a Palermo ha anche amato e conosciuto una convivenza pacifica con gli “infedeli”. Adesso, infatti, quel ragazzo di una volta è diventato un combattente dell’Isis. E la sua missione è farsi esplodere il 14 luglio.
CO ST RU ITO come un giallo avvincente, La difesa del bufalo di Carlo Barbieri ci mette di fronte all’incubo di questa fase storica: il terrorismo di matrice islamica dell’Isis. E il titolo riprende la teoria del commissario Franco Mancuso, che indaga sull’allarme lanciato dai Servizi prima del Festino: “Una mandria è costituita da centinaia e centinaia di bufali che nascono, si accoppiano, invecchiano e muoiono. Ogni tanto arriva un predatore che se ne mangia uno, ma gli altri bufali continuano a fare la loro vita. La maggior parte di loro passa l’esistenza tranquillamente, senza nemmeno vederlo un leone o un leopardo”. In pratica, la difesa del bufalo di Mancuso fa perno sulla statistica per esorcizzare la paura: le bombe falciano a caso e la maggioranza di noi occidentali “bufali” non vedrà mai un “predatore” dell’Isis. Un mero esercizio consolatorio. Perché anche il commissario dovrà confrontarsi con la casualità del terrore. Un giallo scritto benissimo, con tanti spunti per riflettere, compreso il sorprendente finale, e per questo politico nel senso più alto.