Le sorelle non bastano: la Rai adesso s’accolla pure il Parodi brother
Nel 2018 su Rai2 parte “Diario della motocicletta”, le due sorelle già a “Domenica in”
Per fortuna che i fratelli sono tre, altrimenti rischieremmo di trovarci i palinsesti Rai asfaltati. Parliamo dei Parodi, classico cognome ligure, che però in questo caso riguarda una famiglia di Alessandria. Dopo l’esordio a Domenica in di Cristina e Benedetta Parodi, infatti, da gennaio in Rai debutterà anche il fratello maggiore, Roberto. Con un programma tutto suo, Diario della motocicletta, che dovrebbe andare in onda dal 13 gennaio, tutti i sabati alle 16.30, per due mesi, su Raidue. Otto puntate on the road (ispirato nel titolo al film I diari della motocicletta, pellicola del 2004 che racconta il viaggio di Che Guevara attraverso l’America latina) in cui Roberto Parodi porterà i telespettatori in un avventuroso viaggio in moto dall’est all’ovest, dai Balcani al Mediterraneo.
CON LUI DUE compagni di viaggio, Francesco Veneziani e Andrea Livio. Con un giallo, però. Il programma sarebbe uno degli ultimi ad aver avuto il via libera da Ilaria Dallatana, ex direttrice di Rai da poco sostituita da Andrea Fabiano. Viale Mazzini, però, smentisce. “Una trasmissione con Roberto Parodi non è in palinsesto e questo signore non ha alcun contratto con la tv pubblica”, dicono dalla Rai. Davvero strano perché, oltre a una fonte che ci racconta il contrario, sulla pagina Facebook di Parodi è tutto un susseguirsi di immagini girate da luglio fi- no a metà ottobre con diversi post in cui Roberto dà appuntamento al 13 gennaio per l’esordio su Rai2.
Parodi non è nuovo a questi scenari: grande appassionato di moto e di viaggi, oltre ad aver scritto diversi libri ( Il cuore a due cilindri, Chiedi alla strada, La moto spiegata a mio figlio), dal 2012 allo scorso anno ha condotto su Italia2 di Mediaset Born to ride, “un programma di viaggi e passione per la motocicletta”. Quest’anno, dunque, il grande salto verso mamma Rai. Guarda caso proprio nella stagione in cui a Saxa Rubra fanno il loro debutto le più note Cristina e Benedetta. Cristina, storico volto del Tg5, è stata chiamata alla conduzione della nuova edizione di Domenica in dopo la chiusura de L’Arena di Giletti. Ed è stata Cristina a volere al suo fianco la sorella Be- nedetta, diventata famosa con il programma di cucina Cotto e mangiato. L’esordio, domenica scorsa, non è stato dei migliori: il programma è stato sconfitto da Domenica live di Barbara D’Urso (17,3% contro 12,3%).
Ieri, intanto, i dati sugli ascolti sono stati esaminati dalla presidente Monica Maggioni davanti ai parlamentari della Vigilanza Rai. “T utto non sarà perfetto, ma non si può parlare di flop né tanto meno di tracollo sia per quanto riguarda la Rai in generale - che fa il 35% giornaliero staccando di 4 punti Mediaset - sia per la trasmissione di Fabio Fazio, che, rispetto all’anno scorso, guadagna lo 0,5%, con una media del 18,6%”, ha detto Maggioni. Ma Fazio è stato difeso anche dal presidente della Vigilanza, Roberto Fico. “La Rai deve fare servizio pubblico. Se questo vuol dire perdere qualche punto di share, va bene lo stesso. Portare in prima serata su Rai1 i genitori di Giulio Regeni è stata una bella operazione”, afferma l’esponente grillino.
IL DILEMMA, per Viale Mazzini, è sempre quello: rincorrere l’audience a tutti i costi o realizzare programmi di qualità slegati dalla schiavitù dei punti di share? “Bisogna coniugare entrambi, ma la Rai non può disinteressarsi degli ascolti perché è in base a quelli che si vendono gli spazi pubblicitari: se lo share affonda, gli sponsor fuggono”, osserva Paolo Bonaiuti, ex portavoce di Berlusconi oggi senatore di Ap in Vigilanza.
Chi è Roberto Parodi è un giornalista e conduttore Tv classe 1963. Fratello delle giornaliste Cristina e Benedetta Parodi Carriera Ex dirigente di banche estere e scrittore. Dal 2012 conduce programmi sulle reti Mediaset Sui social Viale Mazzini smentisce, ma lui su Facebook dice: “Ci vediamo a gennaio”
Nessuna novità, invece, su Milena Gabanelli, la cui aspettativa scade il 30 ottobre. “La Rai le ha fatto una proposta, stiamo lavorando per trovare una soluzione”, dice Maggioni. “A tt en zi on e”, fa però notare Carlo Freccero, “che se il portale by Gabanelli non parte, la Rai fallirà la mission di trasformarsi in media company, progetto che si regge su due pilastri: la tv on demand da vedere su piattaforme diverse e un nuovo sito web di informazione”.