I signori Mercati in campagna elettorale (o già al voto?)
Dice: i Mercati di qua, i Mercati di là. Dice: il giudizio dei Mercati. Dice: spaventano i Mercati. Dice: i Mercati hanno reagito male. Da tutto questo parlare abbiamo dedotto che i signori Mercati sono persone importanti e pure parecchio sensibili. Ora, ci dicono persone che frequentano lo stesso stabilimento estivo, i signori Mercati hanno iniziato la campagna elettorale e, proprio come Renzi, la fanno sulle banche. Ci scusiamo per la sfilza di nomi stranieri, tutti riconducibili alla famiglia Mercati. Al- lora: ha iniziato Danièle Nouy, capo della Vigilanza Bce, a dire che però questi Npl delle banche italiane (crediti in sofferenza più deteriorati, oltre 300 miliardi nominali in tutto) sono poco coperti. Bisognerebbe, insomma, trovare altri miliardi per compensare le eventuali perdite e farlo subito. Ovviamente le Borse, vicine ai signori Mercati, l’hanno presa male. Il Fondo monetario, il nonno di tendenze liberali, s’è impaurito. Le tre più grosse agenzie di rating - le zie zitelle che, quando non il cattivo esem- pio, danno buoni consigli - hanno pubblicato i loro report: le prospettive sono “negative” perché ’sti Npl sono poco coperti e poi non è finita, “l’anno prossimo ci sarà un nuovo passo da fare”(Moody’s). Tradotto: altri miliardi da trovare. Il fondo Bridgewater - un cugino scapestrato - ha scommesso 713 milioni di dollari sul ribasso delle azioni di 5 banche e 1 compagnia assicurativa italiana. Pare che questa sia la campagna elettorale dei signori Mercati, anche se da qui sembra invece che stiano già votando.