B. anti-Visco, Gentiloni ostaggio della Boschi
Il rinnovo del governatore ora è più incerto
■ La riconferma è sempre più in bilico, Forza Italia si sfila. E l’Ad di Intesa, Carlo Messina, avanza un nome per il cambio: Fabio Panetta, il numero tre. Scontro tra Renzi e premier sulla mozione Pd a sorpresa
Un’altra
settimana esposto al vento. È questo il destino di Ignazio Visco se vuole arrivare alla riconferma da governatore di Banca d’Italia su cui si sono incaponiti tanto il Quirinale quanto il Direttorio di Banca d’Italia (su gentile consiglio di Mario Draghi da Francoforte). Il vento, però, soffia forte sia dal fronte politico che, incredibilmente, da quello bancario: non il miglior viatico per chi dovrà guidare per altri sei anni quel che resta della Banca centrale italiana inserita nel sistema europeo.
IL FATTO È CHE IL FRONTE pro-Visco perde pezzi e di peso. Da Bankitalia, in questi giorni di tensione, avevano sempre fatto notare che Forza Italia e Silvio Berlusconi non si erano accodati a Matteo Renzi (e ai 5Stelle, alla Lega, ecc.) nel chiedere la testa del governatore. Ieri, però, qualcosa è cambiato: l’ex Cavaliere, vivificato dalla nuova aura di rispettabilità, ha buttato lì che “certamente la Banca d’Italia non ha svolto il controllo che ci si attendeva, non sono del tutto senza senso le volontà di un controllo su quello che si è verificato”. All’ingrosso la posizione del Pd: d’altronde se vogliono fare un governo assieme dopo le elezioni su qualcosa dovranno pur accordarsi. Un colpo non piccolo per Visco, che ormai non ha praticamente più “amici” di peso nell’attuale Parlamento.
A suo modo ancor più preoccupante per Palazzo Koch l’uscita anodina dell’ad di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, l’ultimo banchiere di sistema italiano. Questa è stata la sua risposta ai cronisti che gli chiedevano un parere su Ban- kitalia e affini: “Non commento, ma posso dire che in questo Paese abbiamo bisogno di persone a Francoforte e Bruxelles che oltre a difendere gli interessi dell’Europa difendano anche quelli dell’Italia”. Sono i luoghi “dove vengono definite le regole su sofferenze e titoli di Stato: la priorità che ci troveremo ad affrontare nel corso del 2018”. Parlando di “persone giuste” ha citato il vice dg di Bankitalia, Fabio Panetta: “Sta svolgendo un’azione di forte difesa. Avremmo bisogno di più persone che lo facciano”. Messina ha il problema delle nuove regole sugli Npl che minerebbero la redditività di Intesa e quello dei troppi Btp in portafogli: Visco in questi anni ha perso tutte le battaglie sulla regolazione Ue.
Il candidato interno
Il banchiere milanese cita solo il vice dg di Via Nazionale: “Panetta sta lavorando bene”