Il Fatto Quotidiano

Firenze, l’arte cade a pezzi: capitello uccide un turista

Una delle basiliche più visitate al mondo cade a pezzi: un elemento della navata centrale precipita da quasi 30 metri. Perde la vita un manager di Barcellona in vacanza con la moglie

- » DAVIDE VECCHI

Morire nella basilica di Santa Croce colpiti da un capitello. È accaduto ieri a un turista spagnolo di 52 anni. Daniel Testor Schnell, manager in una azienda multinazio­nale che si occupa di business e finanza, era arrivato da Barcellona assieme alla moglie per trascorrer­e alcuni giorni di vacanza in Italia.

Ieri pomeriggio si trovavano a Firenze e intorno alle 14.50 la coppia ha varcato l’ingresso di una delle chiese più belle della città. Dall’ingresso, lasciandos­i alle spalle la statua di Dante, hanno attraversa­to la navata centrale, sfilato davanti alla tomba di Michelange­lo, al Crocifisso di Donatello, ai due capolavori di Giotto, per poi dirigersi verso l’al tare maggiore ma all’altezza della terza cappella gentilizia, nel transetto di destra, un pezzo di capitello si è staccato dal soffitto e ha colpito Schnell. Inutili i soccorsi.

La basilica è stata evacuata e solamente a tarda sera il cadavere è stato trasportat­o all’obitorio, al termine delle operazioni della polizia scientific­a. Secondo le verifiche svolte dai tecnici della sovrintend­enza “non risultano segnalazio­ni di criticità” per l’area della basilica e che tutto è “assoggetta­to a periodici controlli”.

I pompieri valutano altri possibili rischi

A cadere, da un’altezza di 30 metri, è una struttura in pietra utilizzata per aumentare la base di appoggio delle strutture lignee e tecnicamen­te viene chiamata “peduccio”. L’area è stata posta sotto sequestro e Santa Croce rimarrà chiusa per permettere anche ai vigili del fuoco di valutare altri eventuali possibili cedimenti.

“Non si sa quando potremo riaprire al pubblico”, ha detto la presidente dell’Opera di Santa Croce, Irene Sanesi. Sul posto è intervenut­o il magistrato Benedetta Oti che ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. Il segretario generale dell’Opera di Santa Croce, Giuseppe De Micheli, ha riferito che l’ultimo restauro risale a circa 10 anni fa ma ha garantito che “solo una settimana fa avevamo impiegato un elevatore per pulire in altezza le vetrate nella parte della basilica dove è avvenuta la tragedia. Ne avevamo approfitta­to, come facciamo di solito, anche per effettuare un controllo sulle superfici di quella zona. Tutto era risultato regolare”. All’a ltezza della terza cappella, così come in molti angoli di questa cattedrale che ospita opere straordina­rie, i gruppi turistici sono soliti fermarsi anche con le guide.

Uno di loro, Bernardo Randelli, ieri ha raccontato di essere andato via da quel punto esatto solo dieci minuti prima del crollo. “Io ero già a una quindicina di metri, ci eravamo appena allontanat­i proprio da lì quando ho sentito gridare una donna”, ha raccontato Randelli. A gridare è stata la moglie di Schnell. Ha inizialmen­te tentato di aiutare il marito e ha fatto chiamare i soccorsi. Poi ha tentato di raccontare quanto accaduto agli uomini delle forze dell’ordine intervenut­e sul posto per ricostruir­e la dinamica.

La moglie del manager, ovviamente moltoscoss­a, non è stata lasciata sola e il Comune di Firenze le ha messo a disposizio­ne un agente di polizia municipale che parla spagnolo e persona ledei servizi sociali per l’assistenza psicologic­a.

La preoccupaz­ione del Comune

Quasi scontato il cordoglio delle autorità. Dal sindaco, Dario Nardella, all’a rci vescovo del capoluogo toscano, il cardinale Giuseppe Betori, fino al ministro della cultura, Dario Franceschi­ni che ha annunciato l’avvio di una indagine. La notizia ha fatto il giro del mondo e ri- schia di avere pesanti ripercussi­oni sul turismo a Firenze che ha già negli ultimi mesi subìto diversi contraccol­pi dovuti ad alcuni eventi negativi come la vicenda delle due studentess­e americane che sarebbero state violentate appena poche settimane fa da due carabinier­i.

Se Firenze è una delle mete turistiche più note nel mondo, Santa Croce è una delle chiese più visitate d’Italia. Migliaia di turisti ogni settimana attraversa­no le tre sontuose navate.

Nella b asilica, una delle più grandi chiese francescan­e e tra le massime realizzazi­oni del gotico in Italia, sono sepolti alcuni dei più illustri personaggi italiani come Michelange­lo Buonarroti, Galileo Galilei, Niccolò Machiavell­i, Vittorio Alfieri, Ugo Foscolo, Gioachino Rossini.

Anche per questo è nota come il “Tempio dell'Itale Glorie”, così come Foscolo definì Firenze nei Sepolcri.

Il segretario generale L’ultimo restauro è del 2007. E pochi giorni fa un controllo non ha rilevato criticità

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Ansa La basilica Un’auto del 118 fuori da Santa Croce
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LaPresse/Ansa L’intervento La Basilica di S. Croce; l’intervento del 118 per il turista
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