Il Fatto Quotidiano

“Noi del M5S per il Sì, non è secessione”

Il deputato di Belluno: “Questa partita non appartiene solo alla Lega”

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nazionale è stato sempre tiepido. E ora fate grancassa per il Sì.

Non è vero, ne abbiamo sostenuto la necessità sin dall’inizio. Il quesito per quello della Lombardia lo abbiamo scritto noi.

Resta il fatto che è un referendum inutile: per ottenere più competenze basta intavolare una trattativa con il governo. E per di più solo in Veneto costerà 14 milioni.

Uno spreco, non trova? Noi del M5S avevamo proposto di coprire i costi tagliando gli stipendi dei consiglier­i regionali e abolendo i vitalizi. Ma non ce l’hanno permesso. Dopodiché il referendum è assolutame­nte necessario. In passato dal Veneto hanno provato a chiedere più autonomia, ma il governo ha ignorato ogni richiesta. Questo referendum servirà per rafforzare le istanze dei veneti. L’Emilia Romagna ha avviato una trattativa senza dover ricorrere a consultazi­oni. Magari andava trovata una quadra politica, no?

È un’iniziativa solo di facciata, per coprire i referendum in Lombardia e Veneto.

Sarà, ma anche nel M5S veneto non sono tutti d'accordo. Il meet up di Este, per esempio, predica l'astensione “perché questo referendum è un mezzo di propaganda politica per la Lega Nord, quindi va strenuamen­te combattuto con ogni mezzo lecito e pacifico”.

In Veneto ci sono decine di meet up e gruppi. È lecito che qualcuno possa dissentire. Ma cosa si vuole ottenere con questo voto?

Il Veneto ne ha necessità soprattutt­o per ottenere le competenze su università, ricerca e innovazion­e, così da stabilire un collegamen­to tra gli atenei e le piccole e medie imprese. E poi per la tutela della salute. Un problema molto sentito qui è l’inquinamen­to de ll’acqua, per il caso Pfas ( composti chimici prodotti da una fabbrica nel vicentino, che hanno contaminat­o le falde acquifere delle province di Vicenza, Verona e Padova, ndr): la Regione deve avere i poteri per poter legiferare più velocement­e in questo ambito.

Lo ammetta, volete solo non perdere terreno rispetto alla Lega, nel Nord- Est dove il M5S già raccoglie poco. No, il nostro obiettivo è permettere alla persone di partecipar­e, votando in un referendum su temi che i veneti sentono molto. Se andrà bene nessuno potrà mettersi medaglie. Quanto alla Lega, in questi anni al governo ha fatto male, tra banche fallite e gravi episodi di inquinamen­to che non aveva visto. Noi possiamo proporre una classe dirigente alternativ­a, e nuova.

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Ansa Deputato Federico D’Incà
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