L’ULTIMO, TRAGICO ANGELINO ALFANO
VI RICORDATE Angelino Alfano? Sembrava che l’intero sistema politico ruotasse attorno a lui e al suo piccolo partito. Sull’altare di Alfano il Pd ha sacrificato qualsiasi ipotesi di alleanza a sinistra. In nome di Alfano e del suo imprescindibile appoggio in Sicilia, è stata riscritta persino la legge elettorale, con le sue soglie di sbarramento piccine picciò. Doveva essere lui l’ancora di Renzi: l’unico che poteva scongiu- rare l’ennesima sconfitta, la rottamazione definitiva. E invece, i potenti mezzi di Alfano in Sicilia non valgono nemmeno il 5%, la cifra minima per eleggere parlamentari. Renzi straperde, il suo alleato scompare. Come reagisce, il pluriministro? Non si dispera: “Il risultato siciliano è negativo – riconosce – ma non abbiamo rimpianti perché abbiamo fatto la scelta giusta. Da oggi, avremo modo di consolidarci laddove abbiamo dimostrato di avere consenso e di organizzarci per colmare i vuoti che queste elezioni hanno evidenziato”. Micari ha perso, ma Alfano – secondo Alfano – no: “La coalizione di liste a sostegno del rettore ha avuto comunque un risultato dignitoso”. Infine, una chiave di lettura originale: “Non avrà fruttato elettoralmente il fatto di aver presentato liste pulitissime ed essere rimasti estranei alla polemica sugli impresentabili”. Insomma, che volete: senza indagati non si va da nessuna parte.