Il Fatto Quotidiano

E Luigi ci ripensa: il duello non gli conviene più

Il 5Stelle da Fazio in Rai, Renzi da Floris su La7: “Il Pd avrà anche perso, ma il M5S non ha vinto”

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Il

sasso che valeva una sfida inedita l’aveva lanciato lui, ma di lunedì mattina Luigi Di Maio ritira la mano. Perché ha letto le prime proiezioni, che raccontano di un Pd in macerie e soprattutt­o di un M5S forte, però non tanto da riuscire a prendersi la Sicilia.

NIENTE TROFEO da esibire, e quindi niente duello in tv con Matteo Renzi stasera, a Di Martedì, intervista­to da Massimo Franco, Massimo Giannini e Alessandro Sallusti,. “Avevo chiesto il confronto con Renzi qualche giorno fa, quando lui era il candidato premier di quella parte politica – scrive su Facebook il candidato premier del M5S – ma il terremoto del voto in Sicilia ha cambiato questa prospettiv­a. Mi confronter­ò con chi sarà indicato come candidato premier da quel partito o quella coalizione”. Ovvero, “nell’isola abbiamo preso quasi il triplo dei voti del Pd”, ergo Renzi è in disgrazia, e non va rilegittim­ato. Così Di Maio dice no a La7 e accetta un altro invito, quello di Fabio Fazio per domenica prossima, a Che tempo che fa.

Mentre Floris un ospite stasera lo avrà comunque, e sarà proprio Renzi, che infierisce subito sull’avversario: “Di Maio scappa. Mi spiace per i miei figli pensare che gli italiani rischino di essere guidati da un leader che è senza coraggio, che ha paura di confrontar­si e che inventa scuse ridicole. E poi il leader del Pd lo decidono le primarie, non il software di un’azienda (la Casaleggio associati, ndr)”. Così “oggi alle 21.30 da Floris io ci sarò. Se Di Maio ha un sussulto di dignità lo aspettiamo, altrimenti faremo con i giornalist­i”.

LA CERTEZZA è che a La7 non gradiscono il dietro front del vicepresid­ente della Camera. Ma incassano con piacere Renzi. Il M5S offre comunque come segno di pace Alessandro Di Battista in solitaria, ma per la settimana prossima, il 14 novembre. Floris accetta, mentre nel frattempo si propone Giorgia Meloni (“Vado io al confronto con Renzi”). Invece contro il grillino arriva anche il dardo di Maria Elena Boschi, che lo aveva a sua volta sfidato: “Come è noto il coraggio non è il suo forte”. Però dallo staff del M5S rivendican­o la scelta: “Stamattina (ieri, ndr ) abbiamo letto le proiezioni e abbiamo deciso di far saltare tutto, non possiamo associare l’immagine di Di Maio a quella di un perdente”. E soprattutt­o “non offrirgli la possibilit­à di parlare d’altro rispetto al disastro del Pd”. E l’obiezione è che se ne sarebbe potuto parlare in abbondanza nel duello in tv. Ma c’è un altro fattore, giurano. Ossia l’offerta di Fazio, “che ci garantirà ascolti enormi sulla Rai”. Senza i rischi di un corpo a corpo con Renzi, aumentati dalla mancata vittoria nell’isola. E d’altronde l’impression­e è che il M5S si sia tirato via volentieri da un confronto che per molti ai piani alti era un errore, “perché noi abbiamo tutto da perdere e Renzi da guadagnare”.

Di certo il Pd insisterà sul Di Maio che fugge. “Ma per anni il confronto lo ha rifiutato lui” replicano dal M5S. Il deputato Carlo Sibilia, ortodosso di ferro, non è entusiasta: “Non avrei invitato proprio Renzi perché non è un interlocut­ore credibile: la pecca è stata non l’aver fiutato la débâcle in Sicilia. Ma trovo coerente la decisione di non incontrarl­o più”.

Twitter @lucadecaro­lis

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A lato, il candidato premier dei 5 Stelle, Luigi Di Maio, a Caltanisse­tta
La Presse Terremoto Sicilia A lato, il candidato premier dei 5 Stelle, Luigi Di Maio, a Caltanisse­tta

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