Amianto: migliaia di ammalati, zero fondi in manovra
I dati 1900 casi solo nel 2016, ma non ci sono gli stanziamenti per le bonifiche. L’Osservatorio: “Ci costano 400 milioni l’anno”
Nella legge di Bilancio c’è un po’ di tutto: incentivi e crediti d’imposta per le piccole e medie imprese che vogliono quotarsi, detrazioni per i giardini, il credito d’imposta per consolidare le conoscenze in ambito tecnologico. Ma non c’è traccia di sgravi per chi voglia bonificare l’amianto della propria azienda o della propria casa. L’ultimo intervento risale al 2016, quando con un decreto attuativo il ministero dell’Ambiente e quello dell’Economia hanno pubblicato le “disposizioni per l’attribuzione del credito d’imposta per interventi di bonifica dall’amianto”: 17 milioni di euro in tutto, distribuiti a chi arrivava prima e con un tetto massimo di 20mila euro a progetto. Poi null’altro. In cantiere c’è una proposta di legge che però farà fatica a vedere la luce, così come il tentativo di inserire un emendamento alla legge di Bilancio al Senato.
IERI, l’Osservatorio Nazionale sull’Amianto ha presentato i dati dell’ultimo rapporto: aumentano i mesoteliomi, con 1800 casi nel 2015 e 1900 nel 2016. Un numero in parte basato sugli ultimi rapporti dell’Inail, ma soprattutto rac- colto attraverso gli osservatori territoriali dell’Ona (e risultati in linea con quelli dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica). L’osservatorio parla di quaranta milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto su tutto il territorio nazionale e stima il costo per la sanità pubblica per le vittime dell’esposizione all’amianto: 400 milioni di euro l’anno a cui vanno aggiunte le spese per le prestazioni previdenziali e assistenziali. Il totale fa circa circa miliardi di euro nei prossimi dieci anni. “Ci siamo basati su dati statistici di contabilità pubblica, corretti alla luce della peculiarità delle patologie asbesto correlate - spiega Ezio Bonanni, presidente dell’Ona - e riteniamo di poter quantificare la sola spesa sanitaria provocata dall’esposizione ad amianto alla luce anche del numero dei malati e di tutte le patologie che provoca, in una stima molto prudenziale di 100mila euro per paziente. Spalmata sul decorso medio di queste patologie si parla di 40mila euro ogni anno”. In media, un’aspettativa di vita di due anni e mezzo.
È stata presentata anche una proposta di legge che punta a raccogliere in questa settimana appoggi trasversali alla Camera: prevede un credito di imposta pari al 50% delle spe- se annue sostenute dalle imprese che fanno le bonifiche. Nonostante abbia ricevuto l’ appoggi odi tutti i parlamenta ripresenti all’ incontro dell’Ona, potrebbe far fatica a trovare applicazione anche solo come emendamento alla legge di Bilancio (servono 500 milioni l’anno per coprirlo).
AL SENATO, intanto, si sta provando a estendere l’ecobonus al 65 (detrazioni fiscali per le spese di risparmio ed efficienza energetica) anche a tutti gli interventi di bonifica dall’ amianto. Una misura, insieme al “bonus verde” e al credito di imposta esteso alle certificazioni statiche, che la Commissione Ambiente aveva provato a inserire nella manovra dell’anno scorso con l’ok del ministro delle infrastrutture Graziano Delrio. Poi tutto saltò nella fretta dell’approva zio nepr e-referendum. “Ora vanno reintrodotti”, spiega Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente. E si annunciano emendamenti.
Palliativi Al Senato stanno cercando di estendere l’ecobonus anche al risanamento degli edifici