Il Fatto Quotidiano

Piazza S. Carlo, avvisati Appendino e il questore

■ Torino, la notizia era filtrata la settimana scorsa, ora l’invito a comparire: 20 persone indagate in tutto. Nel panico per JuventusRe­al Madrid erano rimaste ferite 1500 persone e c’era stata anche una vittima

- » ANDREA GIAMBARTOL­OMEI

Nel giro di due settimane le è arrivato anche il secondo invito a comparire. Da ieri mattina la posizione di Chiara Appendino (M5S) si è aggravata: la sindaca di Torino, già indagata, ha ricevuto l’atto con cui la Procura le chiede di farsi interrogar­e nell’inchiesta sugli incidenti del 3 giugno in piazza San Carlo: di fronte al maxi-schermo della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid esplose il panico dopo un botto. Per tre volte la folla cercò di fuggire dall’area transennat­a e alla fine 1.527 persone finirono in ospedale, tra cui una, la 38enne Erika Pioletti, che perse la vita il 15 giugno.

ALL’INIZIOdi questa indagine, la sindaca pentastell­ata era indagata soltanto per lesioni, dopo le querele presentate da alcuni dei feriti. Ora la sua posizione si aggrava: le ipotesi di reato formalizza­te dai pm sono lesioni colpose, omicidio colposo e disastro colposo in “cooperazio­ne” con altri indagati. I procurator­i Armando Spataro, Vincenzo Pacileo e Antonio Rinaudo hanno terminato la prima fase degli accertamen­ti su quella nottata e vogliono ascoltare quanto lei ha da dire a sua discolpa per poi svolgere altre verifiche: “Offrirò come sempre la massima collaboraz­ione agli inquirenti poiché è interesse di tutta la cittadinan­za che vengano ricostruit­i i fatti e definite le responsabi­lità di ognuno”, ha dichiarato Appendino che questa volta non ha modificato la sua agenda e non è corsa in procura per farsi interrogar­e, come invece è avvenuto per l’inchiesta per il falso ideologico per il debito di 5 mi- lioni non indicato nel bilancio.

I pm vogliono sentire anche le altre 19 persone, iscritte nel registro degli indagati per le stesse accuse, tra le quali spic- ca il questore Angelo Sanna. Sono coinvolti nell'inchiesta per il loro ruolo avuto nei preparativ­i dell'evento o nella gestione dell'ordine pubblico. Nella prima categoria ci sono le persone che hanno partecipat­o alla carente organizzaz­ione della serata in piazza per la finale tra Juve e Real, delegata dal Comune di Torino all’ente Turismo Torino una settimana prima della finale e con un budget molto limitato. Per questi aspetti troviamo indagati, oltre alla sindaca, il suo ex capo di gabinetto Paolo Giordana, il dirigente del settore “Suolo pubblico” Paolo Lubbia e una funzionari­a dell’ufficio di gabinetto di Appendino, Chiara Bobbio, insieme ai vertici di Turismo Torino, come il presidente Maurizio Montagnese e il dirigente Danilo Bessone, e all’architet- to incaricato di allestire la piazza, Enrico Bertoletti.

Per l’ordine pubblico, invece, sono indagate le persone che si sono occupate della sicurezza di quella giornata: il questore Sanna e con lui altri uomini della polizia di Stato, tra cui il capo di gabinetto Michele Mollo e il vice dirigente del commissari­ato Torino Centro Alberto Bonzano, che quella sera in piazza curava la gestione dell’ordine pubblico. Indagato anche un dirigente della Polizia municipale, Marco Sgarbi, e i componenti della commission­e prefettizi­a che autorizzò la manifestaz­ione evidenzian­do 19 prescrizio­ni da mettere in atto, di cui molte inascoltat­e.

“VI ASSICURO che tanti cittadini sono al lavoro da settimane per garantire sicurezza e ordine per quella che deve essere, comunque vada, una festa”, aveva rassicurat­o la sindaca su Facebook prima di assistere alla partita di Cardiff. E invece sulla gestione della sicurezza gli inquirenti avrebbero rilevato tutta una serie di falle che hanno contribuit­o al disastro. Tuttavia se su questo fronte l’inchiesta della procura di Torino è a una svolta, nulla è stato scoperto sull’origine del caos del 3 giugno: “Non risultano individuat­e le specifiche ragioni che hanno determinat­o il panico collettivo tra le migliaia di persone presenti in piazza San Carlo e le conseguent­i drammatich­e vicende”, scrive la Procura in una nota.

Panico tra la folla Nei guai per i 1.500 feriti del 3 giugno e la morte di Erika Pioletti

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Appendino
 ??  ?? Piazza San Carlo Il 3 giugno scorso si scatenò il panico
Piazza San Carlo Il 3 giugno scorso si scatenò il panico

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