Da domenica in migliaia senza luce sull’Appennino emiliano: 50 Comuni denunciano l’Enel
▶ELUCEFU, MANONPERTUTTI. Dopo più di 56 ore senza corrente e senza riscaldamento è stata ripristinata la fornitura di energia elettrica a parte delle cinquemila famiglie della provincia bolognese che ne erano sprovviste da domenica. Sessanta centimetri di neve hanno mandato in blackout E-Distribuzione la società del gruppo Enel che serve, tra gli altri, quattordici Comuni dell'Appennino emiliano. In alcuni paesi è mancata anche l'acqua, fornita dalla multiutility
Hera. Un incubo che ha ricordato il disastro avvenuto nel 2015, quando per dieci giorni rimasero al buio 15 mila persone per colpa di
“manicotti” di ghiaccio di dimensioni impreviste e
“neve particolarmente bagnata” che ruppe tre tralicci fondamentali dai quali passava l'energia elettrica.
Questa volta invece la colpa sarebbe, più semplicemente, degli alberi caduti per il peso della neve. Che, peraltro, da queste parti cade tutti gli anni. “È una favola, non sono i rami sui fili della luce, è il sistema che non funziona, noi comeamministrazioni finora siamo stati impotenti ma adesso basta, i diritti dei cittadini sono stati lesi”, spiega Pierdante Spadoni, sindaco di Monterenzio, capofila dell'esposto contro Enel che a breve verrà presentato in Procura. A firmarlo sono tutti i quattordici Comuni che fanno parte dell'Unione dell'Appennino bolognese: nonostante le rassicurazioni di Enel, scrivono, “sono ancora migliaia i cittadini che alla sera del 15 novembre sono ancora al buio e al freddo”. Anche la Regione si è mossa: "Faremo il punto con Enel, analizzeremo le cause e chiederemo conto del piano di investimento in atto per le infrastrutture e il loro potenziamento”, spiega l'assessora regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo. Intanto, dopo la neve, adesso in Emilia è scattato il rischio ghiaccio con relativa allerta meteo per le prossime 24 ore.